Regia di Joel Coen vedi scheda film
Questo è il classico film che va metabolizzato e lasciato sedimentare con cura prima di esprimere un qualsivoglia giudizio.La prima volta che lo vidi,noleggiato quando usci'(allora esistevano solo le vhs,i dvd non erano ancora neanche nelle menti degli ideatori)non ne rimasi entusiasta anche se avevo gia'adocchiato questa coppia(finta ,ma allora non sapevo che Joel dirigeva e Ethan produceva)di giovani registi di belle speranze.Probabilmente non ne rimasi entusiasta perche'ero abituato a vedere il gangster movie con occhio abituato sia all'estetica esitenzialista del Padrino di Coppola che al furore nichilista di Goodfellas di Scorsese.Questo film sfugge i canoni estetici appena citati.E forse all'inizio è duro da digerire un gangster film che sembra contaminato da uan tragedia di Shakespeare e ditemi se il personaggio di Byrne non è un moderno Iago di otelliana memoria.Visto con gli occhi di oggi mi accorgo della mostruosa bravura dei Coen a rileggere un genere come al solito in maniera assolutamente personale.Certo in questo film l'intreccio non è propriamente cristallino,se ci si distrae si perde subito il filo del discorso,ci si perde in tutte le perverse macchinazioni orchestrate dai vari personaggi,con in testa un luciferino Byrne a tirare i fili di tutti i burattini coinvolti.D'altra parte pero'ci sono delle sequenze che sono schegge impazzite di violenza cieca (vedi il personaggio di Finney che sfugge a un attentato e stermina gli attentatori) o momenti di catacombale tensione(vedi la lunghissima sequenza della finta esecuzione nel bosco del personaggio di Turturro).La confezione è assolutamente di pregio e un plauso va all'intero cast con una nota di merito per l'immenso Turturro e lo sgraddevole Polito....
bravo nella sua sgradevolezza
maestoso
ottimo in una parte inconsueta per lui
non male
luciferino...
un gangster movie diverso dal solito
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