Regia di Joel Coen vedi scheda film
I Coen al cospetto del genere gangster. Due bande rivali sono sull’orlo di una faida, con Tom Reagan (Gabriel Byrne), braccio destro della gang irlandese, che fa la spola tra il suo amico Leo e il capo dei napoletani Johnny Caspar. Reagan fila indisturbato sul filo del rasoio per tutto il film, tra colpi di bravura e colpi di fortuna riesce a scampare agli innumerevoli attentati e a filare dritto fino al finale, sospeso, che lascia aperti innumerevoli scenari.
La bravura dei Coen sta nel girare un film che funziona, ma soprattutto nello scriverlo. Nonostante il ferreo soggetto di Dashiel Hammett, è la sceneggiatura, ed in particolare la caratterizzazione dei personaggi, ad essere il punto forte del film: la tensione dei personaggi e tra i personaggi, la ricostruzione di un’America anni ’30 cupa e tesa quanto basta, tra gangster e proibizionismo. Byrne è in palla, ma Turturro e Polito (Caspar) sono veramente notevoli. I Coen si confermano e si propongono come autori di livello eccelso, protagonisti del prossimo ventennio di cinema internazionale.
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