Regia di Tod Browning vedi scheda film
Se escludiamo il capolavoro espressionista diretto da Friederich Murnau nel 1922, questo DRACULA di Tod Browning (che farà molto meglio l'anno dopo con FREAKS) e'ufficialmente il primo film tratto dal capolavoro gotico di Bram Stoker, almeno per quanto concerne l'epoca del cinema sonoro. Purtroppo i suoi 90 anni questa pellicola li dimostra tutti, cercando anche di contestualizzare l'epoca in cui il film e' uscito. Probabilmente il pubblico veniva anche colto da malore nelle sale di proiezione, con quegli intensi primi piani sul volto di Bela Lugosi, particolari che oggi a me fanno anche un po' sorridere. Certi ambienti curati, come la decadente dimora di Dracula e i sotterranei dove il vampiro viene definitivamente neutralizzato in un frettolosissimo finale. Notevole la sequenza dello specchietto della scatola di sigarette che non riflette l'immagine del non-morto. Taglio troppo teatrale e melodrammatico, con interpretazioni piuttosto anonime, dove emergono quelle di Dwight Dryer, nel ruolo di Renfield, e di Edward Van Sloane, nel ruolo di Van Helsing. Non ho visto i Frankestein targati Universal diretti da James Whale, ma ritengo che certa cinematografia gotica (vedi l'esageratissimo DRACULA di Coppola) siano di competenza europea. Negli anni 20', nel vecchio continente erano già uscite pellicole come il NOSFERATU di Murnau e il semidocumentaristico LA STREGONERIA ATTRAVERSO I SECOLI di Benjamin Christensen. Nel 1932 l'onirico e ipnotico VAMPYR del danese Carl Theodore Dreyer. Opere che ancora oggi suscitano inquietudine e fanno scuola. Il film di Browning lo rispetto in particolare per il suo significato storico che lo lega alla settima arte.
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