Regia di Alessandro D'Alatri vedi scheda film
La prima volta lo vidi al cinema e rimasi abbastanza perplesso:non tanto per il tema,il disagio psichico trattato con estremo pudore ed evitando il piu'possibile le scene madri(tranne una,violentissima di una crisi epilettiforme di Saverio a tavola con la madre),ne'per la qualità complessiva dell'opera comunque buona ma per il fatto che è un 'opera di stile diseguale tra la prima e la seconda parte,in cui il tono si fa declamatorio e si procede per frammenti di vari microcosmi non comunicanti tra loro .Tutta la prima parte con questo pedinamento continuo e il susseguirsi di biglietti d'amore è assolutamente riuscita.Il cercare di coltivare il rapporto con Saverio da parte del marito di lei(un sanguigno Ghini)e di interessarsi alla situazione dei disagiati psichici puzza un po'di retorica,un po'di bel messaggio spiattellato la'sotto il naso degli spettatori.Ma questi sono difettucci:la sostanza è che ancora una volta si parla di diversita',di tolleranza usando la realta'romana come sfondo e facendosi aiutare da una prova straordinaria di KIm Rossi Stuart e da quelle al di sopra di ogni sospetto della Galiena e di Ghini....
Brava
Ottimo in un personaggio piu'vero del vero...
Prova straordinaria,mai troppo sopra le righe
La madre di Saverio.Poche sequenze...
Difficile scindere il pubblicitario dall'autore....
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