Regia di Sydney Pollack vedi scheda film
Questo film raccoglie molto bene non solo i fatti, ma anche lo spirito della narrazione di John Grisham, del quale sono stato un appassionato lettore. All'interno di un contesto limpido, quasi solare, emergono uno alla volta dettagli inquietanti, che pian piano si incastrano tra loro come tessere di un puzzle in grado di disegnare una vicenda fosca che squarcia il velo di rispettabilità e perbenismo dell'ambiente all'interno del quale è stato inserito il giovane e rampante avvocato protagonista della storia. La lunga durata del film consente l'inserimento dei dettagli uno per volta, con gradualità, in un'ottica di tensione in costante crescita, nonostante le poche sequenze d'azione presenti. La vicenda, come anticipato, è molto complessa; i ruoli di alcuni dei molti personaggi rimangono incerti per buona parte del film. Alla storia principale, che vede un avvocato ancora ricco dell'idealismo tipico dei giovani prendere cognizione dell'ambiente di intrighi ed illegalità nel quale si è inserito, s'allaccia il racconto del rapporto che lo lega alla giovane moglie, la quale, nonostante un tradimento e il logorìo del sentimento causato dall'eccessiva dedizione al lavoro del marito, saprà avere un ruolo determinante per lo scioglimento dell'intreccio. Poco vari costumi e locazioni, ma non può essere altrimenti; bravo Tom Cruise. Brava anche l'attrice che interpreta la moglie, ragazza acqua e sapone che sa essere scaltra, coraggiosa e sensuale al momento giusto.
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