Regia di Martin Ritt vedi scheda film
Lotte di classe e terrorismo che si compenetrano.Un film ambientato a fine Ottocento in Pennsylvania ma che rifugge ogni clichè western per dedicarsi a una storia di lavoratori,minatori in questo caso,sfruttati peggio di bestie e pagati da fame dopo tante ore trascorse nella polvere sotto terra.I minatori fondano una sorta di gruppo terroristico(i Molly Maguires del titolo originale)che compiono attentati e varie azioni di disturbo.Un poliziotto si infiltra nel gruppo per cercare di fermarli.La figura del poliziotto,recitato da Richard Harris è un piccolo capolavoro di ambiguità perchè è innegabile che molte delle sue simpatie vadano ai rivoltosi ,innegabile la complicità con il capo dei Molly,ma in lui prevale la ragione della legalità,facendo condannare alla forca il loro capo(un Connery all'apice della sua mascolinità).Memorabile il finale smaccatamente antihollywoodiano:il poliziotto chiede una sorta di comprensione delle sue ragioni al capo dei rivoltosi e questo lo caccia in malo modo dalla sua cella rifiutandosi di collaborare.Un modo neanche tanto velato di rievocare quella piaga ancora purulenta che è il maccartismo.E non a caso Ritt fu coinvolto in primissima persona.Il film riesce a coniugare ottimamente il cinema di civile impego e di denuncia con le esigenze spettacolari e questo a Ritt non è sempre successo,molte volte è capitato che l'impegno civile abbia fagocitato la spettacolarità.Bellissima la partita di rugby tra minatori e poliziotti una metafora della lotta che devono affrontare sotto altre ben più impegnative vesti.E la rissa finale ne è adeguata testimonianza....
bravo
incisiva in una piccola parte
ottimo e molto macho
parte di sottile ambiguità morale che Harris cesella con grande classe
sicuramente uno dei suoi film migliori
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