Regia di Steven Lisberger vedi scheda film
In una decade pesantemente segnata da tutto quello che ruotava attorno al mondo dell’informatica e alle prime linee di programmazione, il cinema seppe incarnare le esigenze degli adolescenti, non necessariamente nerd, dell’epoca con pellicole che più o meno direttamente sapevano attingere alle nuove scienze e professioni che stavano nascendo all’ombra della Silicon Valley. Il regista Steven Lisenberg seppe incarnare queste prime necessità con un film cyberpunk e digitale che a distanza di varie decadi rappresenta ancora un crocevia nella visione hollywoodiana del mondo dei videogames. Quasi impossibile credere che senza Tron oggi avremmo avuto la saga di Prince of Persia e Resident Evil con la sostanziale differenza che la pellicola del regista Newyorchese fu ispiratrice di videogiochi e non si verificò, nel suo caso, il contrario. La storia prende il via quando un post adolescente e programmatore di successo, spodestato da un ex amico e collega che lo ha estromesso dall’azienda che aveva contribuito a creare, si trova improvvisamente risucchiato all’interno di un sistema operativo da lui ideato. Un sistema che si è ramificato in ogni angolo del mondo virtuale e in grado quindi di dominare ogni aspetto della vita del mondo degli umani, per l’occasione ribattezzati con il neologismo di ‘creativi’. La destinazione pensata dal Master Control Program, questo il nome del sistema operativo progettato da Kevin Flynn, è quella di uccidere il proprio ‘creativo’ tramutandolo nel protagonista di uno dei numerosi videogames che popolano qualunque sala giochi. Al tempo stesso Kevin vuole sia ritornare nel mondo reale ma anche trovare quelle prove che dimostrerebbero come sia stato truffato. Ricordato per gli effetti di computer grafica, ai quali contribuì anche un giovane Tim Burton, la pellicola risulta essere una storia lineare ma anche popolata da numerosi colpi di scena, con alleati sia nel mondo dei videogiochi, fra cui spicca il fuoriclasse Tron, sia nel mondo reale; e nemici capaci di annidarsi dietro ad ogni angolo per impedire a Kevin e ai suoi sodali di trovare quelle prove necessarie per smascherare l’ex amico Ed Dillinger. Completano la trama un giovane Jeff Bridges nel ruolo di Kevin Flynn, che ancora oggi a distanza di anni ricordiamo come il protagonista di questo cult movie che diede il via anche ad altre iniziative, fra cui un sequel altrettanto fortunato, uscito nel 2010, e ovviamente numerosi videogames che completarono un mondo che funge ancora da prodromo per tutti i film di questo genere.
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