Regia di John Huston vedi scheda film
Key largo è un piccolo atollo dell'oceano Pacifico; James Temple e la figlia Nora (Lauren Bacall) gestiscono un piccolo albergo proprio lì . Giunge sull'isola Frank McCloud(Bogart), eroe di guerra, per informare i due del passaggio a miglior vita del marito di Nora, suo compagno durante il conflitto, che però trova un curioso stallo : l'albergo sembra esser messo sotto sequestro da una banda di loschi individui , che celano le loro vere intenzioni criminali. Quando la situazione diverrà esplosiva toccherà a Frank sistemare le cose.
Drammone da camera che fa della profondità di campo il proprio cavallo di battaglia. Sceneggiatura carica e verbosa , piena di dialoghi che risentono della teatralità del soggetto ; il film si incarta per tutta la parte centrale (incompiuta e superficiale anche la linea di racconto che riguarda gli indiani), segnando dalla sua un buon inizio ed un epilogo all'altezza. Ritroviamo il tema della natura ostile , percepita come castigo di Dio per gli uomini, classico spauracchio del cinema di Houston.
Bravi tutti gli interpreti (Oscar alla Travor) , questa volta per me la spunta Lauren Bacall , semplicemente divina, migliore perfino di un accigliato ed in disparte Bogart, bravo nel dare ambiguità al proprio personaggio, un disilluso eroe di guerra suo malgrado. Impagabili gli sguardi fra i due (all'epoca marito e moglie) , bricioli di poesia in un film che purtroppo ne ha poca.
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