Regia di John Huston vedi scheda film
Noir di medio livello, senza pretese moralistiche o complicazioni psicologiche, tenuto in piedi da un eccezionale Edward G.Robinson in stato di grazia, che a mio parere firma qui la sua massima prova di recitazione. Un volto che sembra nato per interpretare personaggi come questo, sguardi e movenze da cui non traspare una briciola di umanità. Di fronte a lui, perfino la stella di Humphrey Bogart perde parecchia luce, limitandosi ad una parte troppo sobria e taciturna anche secondo i canoni del suo stile; com’è possibile che un tipo come lui possa fare strage di gangster a bordo del motoscafo? La Bacall (che nella vita fu sua moglie) non mi è mai sembrata una gran bellezza, mentre la pettoruta Claire Trevor si prese l’oscar come attrice non protagonista. C’è anche il vecchio Potter de “La vita è meravigliosa”.
Originale il senso di reclusione e di “umida” suspense mentre fuori infuria l’uragano (Bogart e la sua passione per la marina!), su cui le note stonate della canzone di Gaye gettano un’ombra di spietata tristezza.
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