Regia di Luigi Magni vedi scheda film
La storia romana prerisorgimentale partendo dai suoi vicoli .Due carbonari(Leonida Montanari e Angelo Targhini) uccidono un delatore(maldestramente,prima di morire li denuncia) e dopo un sommario processo vengono decapitati.Intrecciata alla storia dei due carbonari c'è la storia di un calzolaio,accompagnato a una giudea, ritenuto da tutti anlafabeta e che invece è l'autore delle cosiddette pasquinate,vere stilettate satiriche contro il potere clericale.E il popolo sta dalla parte di Pasquino e delle sue pasquinate.Magni è regista avvezzo a inquadrare i vicoli romani nel modo migliore possibile a ricreare quell'aria roman(z)esca grazie a personaggi veraci,dai modi spicci ma simpatici e con un lessico immediatamente riconoscibile.Ed è a suo agio soprattutto quando viene innescato il meccanismo comico:qui di principi della risata ha Manfredi(al meglio delle sue possibilità),Sordi(nella parte del frate bofonchiante e un po'cialtrone),mentre Tognazzi nella parte del cardinale inquisitore abbandona la sua verve comica in favore di una maschera sardonica.E'meno a suo agio quando si narra dell'amore della compagna di Pasquino(interpretata da Claudia Cardinale) per uno dei due carbonari.Il melodoramma amoroso,lo struggersi per i sentimenti non sono sicuramente nelle corde di Magni e i fatti nella parte immediatamente antecedente il finale il film langue abbastanza,squilibrato,verboso e poco appassionante.Ma quando ritorna nei territori cari a Magni diventa di una altro livello....
ha ottimi attori e li usa bene,poi Roma appare ancora più bella inquadrata da lui
personaggio sanguigno
ottimo
bravo in una parte in sottotono
convince poco come carbonaro romano
ua gustosissima caricatura di frate...
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