Regia di John Frankenheimer vedi scheda film
Thriller politico, di grande "suspense"
Un gruppo terroristico filopalestinese,si lascia intendere possa essere "settembre nero"progetta un attentato in grande stile,ai danni degli Americani,rei di aver foraggiato e appoggiato lo stato d'Israele.Tuttavia prima di entare in azione,in una villa a Beirut dove i miliziani s'incontrano,allo scopo di perfezionare il piano,vengono stanati e decimati,da un efficace intervento di un commando dei servizi speciali israeliani, capeggiato dal Maggiore Kabakov.Soltanto una donna,scampa al massacro,grazie ad un insolito moto di pietà del killer,forse una crisi di coscienza.Dahlia ,giovane e attraente, dai trascorsi dolorosi,sarà proprio lei a riprendere in mano,il programma"assassino".In combutta con un ex pilota americano,congedato per motivi "psichiatrici"reduce dal Vietnam,dove ha subito torture, che ne hanno minato l'equilibrio psichico, dopo che la moglie lo ha abbandonato e il suo paese si è"dimenticato" di lui, Lander, matura un cieco odio per la sua patria, coltiva velleità bombarole e in preda ad un sanguinario e distruttivo delirio di onnipotenza ,si fa plagiare dall'enigmatica complice, che ne diventa anche amante.L'idea, è quella di scaricare degli esplosivi,sullo stadio di Miami, durante lo svolgimento del super bowl, cioè la finale del campionato di football americano,a cui assistono 80.000 persone più il Presidente USA,utilizzando un dirigibile, pubblicitario,che sorvola il campo per effettuare riprese televisive.Però troveranno sulla loro strada,il Maggiore , insieme a uomini del KGB,che seguendo alcune preziose tracce,in particolare un nastro registrato da Dahila,risalgono all'identità degli attentatori e riescono ad intercettarli, prima che compiano il massacro,neutralizzandoli dopo un violento e pirotecnico,conflitto a fuoco a mezz'aria.
Ispirato ad un avvincente romanzo di Thomas Harris, è un thriller politico e un action teso e asciutto,di grande qualità.In tempi in cui la grafica computerizzata era ancora agli albori, Il regista Frankenheimer, riusci a realizzare delle sequenze spettacolari,con inseguimenti spericolati,scene dal ritmo serrato e incalzante e intrise di altissima tensione,di piglio fortemente adrenalinico.
Interessante, il "quadro" psicologico della personalità "deviata"del pilota americano,talmente" fuori" da ignorare il bagno di sangue che si consuma attorno a lui e a causa sua,la sua indifferenza "patologica"fa da paradossale contrappeso alla lucida follia omicida della complice,completamente consapevole,ma al contempo anche travolta dalla sua spietata estremizzazione idelogica, che ne fa una terrorista,priva di qualsiasi remora morale e umana.
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