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Batte il tamburo lentamente

Regia di John Hancock vedi scheda film

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La recensione su Batte il tamburo lentamente

di maso
8 stelle

 

 

Sembra incredibile a volte cosa può combinare un film nell’anima di una persona, mi viene in mente come gli olandesi chiamano il cinema nella loro stranissima lingua: bioscoop cioè sguardo-scoop sulla vita-bio.   

Vi è mai capitato di vedere un film che vi riporta continuamente alla vostra attualità?

A me qualche volta è successo, come cinque minuti fa guardando “BATTE IL TAMBURO LENTAMENTE”.        

Questo  film vuole prima di tutto raccontare dall’interno ciò che regola la vita di un squadra, di un gruppo in questo caso i New York Mammoth, squadra di baseball della lega professionistica statunitense, all’inizio del film vediamo il protagonista narratore e lanciatore titolare indiscusso della squadra Henry Wiggen fare una strana richiesta in sede di dibattimento contrattuale: pretende che il suo destino all’interno della squadra sia pari a quello del ricevitore non troppo dotato e un po’ testardo Bruce Pearson, viene chiamato in causa anche l’allenatore, un bravissimo Vincent Gardenia, che malgrado tutto pur di non perdere il suo miglior lanciatore, accetta l’inusuale clausola contrattuale.

Lo scaltro e vulcanico coach rimane comunque insospettito da questo nuovo atteggiamento di Henry nei confronti di Bruce, visto che in passato i due avevano spesso litigato anche per futili motivi.         

Il resto della squadra vive comunque in disaccordo e tutti allenatore compreso hanno sempre maltrattato Bruce per il suo scarso apporto tecnico, l’aspetto trasandato e l’atteggiamento ribelle.                           

Ma che cosa in realtà lega questi due giocatori compagni di stanza e scorribande notturne?                      

La risposta è molto dolorosa: un male oscuro, probabilmente incurabile, che sta segnando i giorni di Bruce ma Henry non intende rivelare tutto ciò agli altri membri della squadra ed ai dirigenti nonostante comincino a chiamarli Romeo e Giulietta, vuole che il suo caro amico sia rispettato per quello che è,  ne migliore ne peggiore degli altri, non vuole per nessun motivo la compassione da parte loro perché avverte che avrebbe solo un sapore amaro e fasullo.                   

Non sarà capace di mantenere il segreto a lungo per tanti motivi ma riuscirà con questo suo atto di sincero amore a ricementare ed umanizzare tutti i membri della squadra dal magazziniere al presidente e soprattutto ad inculcare in Bruce la fiducia in se stesso che non aveva mai avuto tanto che il ragazzo seppur malato giocherà una stagione di altissimo livello, al di sopra delle sue possibilità.                                                           

Mi ha veramente toccato il cuore questo film bellissimo che da tempo volevo vedere, non ha importanza se ogni tanto si vede il microfono invadere l’inquadratura dall’alto, è molto più importante ciò che ci vuole dire: che la vita è un dono prezioso e va vissuta con passione ed intensità fino all’ultimo respiro che ci è dato di esalare.                           

“BANG THE DRUM SLOWLY” ci vuole anche dire che l’amicizia è un valore che salva l’uomo dalle sue paure ed è l’unica via che ci permette di ottenere risultati e donarci la gioia di assaporarli tutti insieme.         

 

                                                                                                                                           

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