Regia di Norman Jewison vedi scheda film
Profondo Sud degli Stati Uniti, Sparta, Mississipi. Lo sceriffo Bill (Rod Steiger) indaga sulla morte di Mr. Colbert, un ricco industriale del posto. Nelle indagini verrà affiancato dall'ispettore nero Virgin Tibbs (Sidney Poitier). Tra i due saranno scintille. Grandissimo poliziesco/noir che dopo 56 anni mantiene ancora intatta la sua incisività e la sua tensione narrativa. L'intreccio giallo è strumentale alla denuncia sociale, di un razzismo becero, che soprattutto in quegli anni e in quei posti, ghettizzava violentemente gli afroamericani, relegandoli a compiti e mansioni modeste, prevaricandone diritti e interessi. È volutamente marcata la contrapposizione tra il carattere raffinato del poliziotto nero, sagace e ironico e la rudezza di quello bianco, arrogante e ottenebrato dai pregiudizi. Ed è proprio questo a rendere superba l’opera di Jewison. È una questione di attori e dialoghi, di battute e di tempi sapientemente sospesi. Tutti elementi scaturiti da una sceneggiatura perfetta, tesa, magistralmente calibrata a prova di bomba, un meccanismo elementare che non ha bisogno di espedienti per funzionare. Un film di attori dalla falcata sicura (ottimi anche i comprimari), di note e musica. Musica (di Quincy Jones) che esprime tutto il dolore ed il disagio per la condizione reietta del singolo e di un popolo rinnegato. Da macro a micro e viceversa , l'identificazione è inevitabile. Non esistono tempi morti, Jewison congela il poliziesco e firma il suo capolavoro. Imperdibile.
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