Regia di Woody Allen vedi scheda film
Geniale commedia sull’amore e sulle sue innumerevoli idiosincrasie. Su tutti gli uomini e tutte le donne: destinati ad inseguirsi per sempre, senza trovarsi mai, senza capire il senso e senza poter scoprire la soluzione del mistero. Allen dipinge l’amore, per meglio dire, con Stendhal, l’“amore-passione” che nasce, tocca un apice e poi muore, per rimanere eterno. E lo fa con la consueta arguzia, senza risparmiare frecciate alla California, ai costumi americani e alla stupidità delle mode, né a se stesso, vittima di un’autoironica derisione dell’ebreo intellettuale e di sinistra che non riesce ad accettare le imperfezioni della donna di cui è innamorato, così come non accetta lo spirito rilassato dei californiani. Egli, ma non solo lui, è solo, come Manhattan: è un’isola frenetica e nevrotica incapace di legarsi al mondo. Splendide alcune battute, ma anche le massime sulle relazioni sentimentali, come quella sullo squalo/rapporto che deve sempre muoversi in avanti per non morire e che richiama, come c’era da aspettarsi, ancora Stendhal: “si sa che l’amore sempre cresce o diminuisce”. Premiato agli oscar come miglior film nel 1977. Camei per Shelley Duvall, Paul Simon, Jeff Goldbum e Cristopher Walken. ****
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"Tu sei quello che la nonna chiamerebbe un vero ebreo...be sai...lei odia gli ebrei" troppo bello!
Oh! Questo è un gran film sull'amore, sui rapporti di coppia e sulle capacità di superare le mille difficoltà che ci si presentano... Altro che bambole russe! ;-) Non trovi?
Hai ragione! Grande film!
Il suo pessimismo però, a volte, è un po' spiazzante (la vita divisa in due categorie: l'orribile e il miserrimo!) ma c'è tanto amore... quell'amore che rimane anche dopo la fine di una storia...in fondo chi non vorebbe qualcuno sempre pronto ad esserci nei momenti più bui? Voglio dire, ognuno di noi ha dei ragni formato king kong nel bagno, da cui vorrebbe essere salvato ;-)
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