Regia di Woody Allen vedi scheda film
Un capolavoro riuscito in ogni aspetto.
Woody Allen, che all'epoca era un attore e regista comico di successo, imprime qui una svolta significativa alla sua carriera, realizzando uno dei suoi migliori film in assoluto e un autenico capolavoro cinematografico di incredibile intelligenza. Allen opera qui alcune variazioni al suo stile umoristico abituale, rimanendo sempre all'interno del genere comico ma contaminandolo, in maniera innovativa e forse rivoluzionaria, con riflessioni psicologiche ed esistenziali di notevole intensità e profondità. Allen, operando anche un notevole e coraggioso rimaneggiamento degli schemi narrativi tradizionali, riflette su sé stesso, sul cinema, sul ruolo del comico, sulla relazione tra uomo e donna, sulla società e su molto altro, il tutto sempre col suo infallibile ed eccezionale umorismo e con un pizzico di tristezza e malinconia, che lascia intuire come, forse, non ci sia speranza, per l'uomo moderno, di raggiungere l'autentica felicità e che le relazioni tra uomo e donna (ma anche la vita, le convenzioni sociali e tutto il resto), per quanto sembrino assurde, illogiche e senza senso, non possiamo che accettarle perché non possiamo fare altrimenti, accentandone però tutte le nevrosi che ne conseguono. Ne viene fuori il ritratto di un'umanità persa in una società vacua, superficiale e spersonalizzante in cui, per sopravvivere, non possiamo che ricorrere a palliativi quali il sesso, l'illusione dell'amore e, nel migliore dei casi, all'arte. Ma, nonostante la malinconia di fondo, Io e Annie è ricco di gag, di battute, di trovate esilaranti e fa ridere spesso in perfetta linea con i precedenti film di Allen.
Per farla breve, un vero capolavoro riuscito in ogni aspetto.
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