Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Poliziesco stile “Blade Runner” senza la componente fantascientifica. Scott prende i più classici degli stereotipi, li fa incontrare, li mescola dimostrando che l’asprezza d’animo è comune a tutti gli essere umani. Finale apparentemente buono, sottende in realtà una tristezza di fondo che rende il film uno dei migliori tra i dimenticati degli '80.
Poliziesco duro, violento e pessimista, un “Blade Runner” senza la componente fantascientifica a livello di messa in scena. Scott prende i più classici degli stereotipi, li fa incontrare, li mescola dimostrando che l’asprezza d’animo è comune a tutti gli essere umani, siano essi giapponesi o americani, poliziotti o criminali. Comprende alcuni nelle motivazioni, condanna senza riserve gli altri, ma alla fine non c’è spazio per una facile e scontata assoluzione. Finale apparentemente buono, sottende in realtà una tristezza di fondo che rende il film, insieme alla perfezione stilistica e alla precisa recitazione, uno dei migliori tra i dimenticati degli anni ’80.
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