Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Due poliziotti assistono ad un duplice omicidio da parte di un esponente della yakuza, un certo Sato. L’uomo viene inseguito ed arrestato, ma l’Ambasciata giapponese lo fa ritornare in patria, scortato obbligatoriamente dagli stessi due poliziotti. All’arrivo nel paese nipponico, Nick e Charlie vengono gabbati, e Sato scappa via con uno stratagemma, ma i poliziotti non si danno per vinti…
Ridley Scott dirige Michael Douglas ed Andy Garcia con grande maestria, maneggiando ancora una volta saggiamente ambientazioni asiatiche impersonali e fredde come già visto nel suo precedente capolavoro “Blade runner”. “Black rain – Pioggia sporca” è un poliziesco avvincente, che cambia più volte tono della narrazione (un inizio spavaldo, una prosecuzione tutta azione – alla “Arma letale”, una parte finale quasi carpenteriana, con l’eroe solitario che cerca vendetta). La sceneggiatura è debole in alcuni tratti (per esempio il personaggio di Andy Garcia è tratteggiato in maniera piuttosto approssimativa, così come il Nick di Douglas è stereotipatissimo, ed anche i pericoli che corrono Nick e Charlie appaiono tutto sommato banali rispetto alla reale pericolosità dell’ambiente). Il personaggio di Douglas (Nick Conklin) non è completamente credibile, tanto che sembra attingere da vari altri poliziotti machi e “sporchi” della storia recente. Tuttavia, il film è dotato di un certo magnetismo, girato bene e interpretato discretamente dai comprimari (colpisce la prova di Ken Takakura, il poliziotto Matsumoto, ma è bravo anche Matsuda, che interpreta Sato), con una colonna sonora splendida. Un buon poliziesco dalla discreta suspense, insolito e densissimo. Peccato per il finale, in cui si intensificano ulteriormente (col bacio alla bionda e il giapponese che rinuncia al suo modo di ringraziare, stringendo la mano all’amico americano) alcuni stucchevoli e prevedibili stilemi.
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