Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Sulle note della bellissima "I'll be holding on "di Gregg Allman ( che oltretutto, nel testo, esprime proprio il senso del film) si apre "Black rain", thriller poliziesco di Ridley Scott, ritorno al successo dopo due "flop": salutato come un passo indietro da molta critica facilona, questo film d'azione che è parente di "Yakuza" di Pollack, con cui condivide l'interprete Ken Takakura, è uno dei più belli di un genere che ha sfornato fior di titoli interessanti. Storia di un uomo allo sfascio morale che trova la forza di riscattarsi e dare il meglio di sè a un passo dal punto di non ritorno, "Black rain" risente, probabilmente, dell'ambientazione a fine anni Ottanta, dei quali si porta dietro una vaga databilità nella parte iniziale: dal momento in cui i due poliziotti Douglas e Garcia partono per Osaka, Giappone, Scott innesca un ritmo robusto e avvincente, al contempo tratteggiando densamente i personaggi. "Gaijin" ( barbaro) sdrucito e iroso, Nick Conklin è una delle migliori interpretazioni della star di "Wall Street" , variante senza controllo di un confronto di poteri in una terra sconosciuta, ermetica e incomprensibile. La "pioggia nera" del titolo è la conseguenza del bombardamento atomico Usa sul Giappone già sconfitto citato dall' "oyabun" ( boss malavitoso) Sugai al poliziotto nel dialogo che dà la svolta alla vicenda. Un poliziesco degno di un'antologia.
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