Regia di Livia Giampalmo vedi scheda film
Il conflitto intergenerazionale in una famiglia borghese odierna: genitori allo sbando, ex sessantottini in crisi di mezza età, contro una figlia fin troppo seria e matura per la sua giovane età.
Il romanzo omonimo di Lidia Ravera era uscito appena un paio di anni prima e, peraltro, conteneva altre due storie; una delle tre tracce viene scelta da Livia Giampalmo e Mimmo Rafele per sviluppare la sceneggiatura di questa pellicola televisiva, prodotta dalla tv di Stato. La Giampalmo, più nota come doppiatrice, aveva esordito come regista con Evelina e i suoi figli, nel 1990, uscito in sala; questo suo esordio sul piccolo schermo è in realtà abbastanza deludente, specie se si considera che nel progetto vengono coinvolti anche attori del calibro di Mariangela Melato, Jean-François Stevenin e i giovani Valeria Milillo e Alessandro Gassman. La trama di per sé è scarna e il complesso rapporto genitori-figli non è certo un argomento granchè originale, men che meno se offerto in salsa borghese-intellettuale come in questo caso; la confezione poi non aiuta: così come le scenografie e la recitazione, anche la fotografia è – per l’appunto – paratelevisiva, di Romano Albani, che ha come assistente il futuro interprete Adriano Giannini, figlio della Giampalmo e di Giancarlo Giannini. 3,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta