Regia di Sydney Pollack vedi scheda film
"Tu sei perfetto Bobby, perfetto". E' così che il pilota da corsa Bobby Deerfield viene definito dalla sua donna.
Il film di Sidney Pollack è un lungo percorso iniziatico, attraverso cui Bobby Deerfield capirà di essere tutt'altro che perfetto.
A fargli aprire gli occhi sarà una giovane ragazza italiana, eccentrica e malata.
Per tre quarti Pollack si ricorda di essere un grande regista, sfruttando in modo inusuale l'ambientazione europea e arricchendo il film di simbologie oniriche (il sogno iniziale di Pacino "Dov'è la chiave?") e ponendo interessanti dubbi nello spettatore sulla fallibilità dell'uomo (perchè l'amico di Bobby ha avuto l'incidente mortale durante la corsa? L'interesse del protagonista per i trucchi di un mago conosciuto in Germania).
Poi nell'ultima parte si lascia tentare dal convenzinale sentiero del melò a sfondo tragico, non molto lontano da "Love Story", non aiutato da dialoghi talvolta stucchevoli.
Ecco perchè "Un attimo una vita" è un film riuscito a metà, fatto di alti e bassi. Realizzato con sensibilità più europea che americana (il ritmo disteso, le sequenze oniriche) non si può dire di certo che sia il più impersonale tra i film del regista, basterebbe il leit motiv delle fotografie-ricordo, presente in molte pellicole di Pollack, per screditare questa tesi, "Bobby Deerfield" è un oggetto anomalo, che forse un giorno verrà rivalutato.
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