Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
A parere di uno che non è certo il massimo estimatore di Spielberg, L'impero del sole è uno dei suoi film migliori, nel quale bene si coniugano la riconosciuta perizia tecnica del regista e un tono del racconto che quasi mai scade nel patetico.
L'inizio e la fine sono secondo me le parti migliori, anche se la "pancia" della trama serve a riempire quei quattro anni di sofferenze, nei quali Jamie diventa l'americanizzato Jim (un po' come gran parte del mondo, dopo la Seconda Guerra Mondiale, si trasforma da colonia britannica in colonia americana) e varca la linea d'ombra che separa la fanciullezza dall'età adulta. Un altro film, insomma, che parla della cosiddetta «perdita dell'innocenza», ma lo fa bene.
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