Regia di Robert De Niro vedi scheda film
Bronx, New York, anni '50. Calogero (Lillo Brancato) è diviso tra due padri: quello naturale (Robert De Niro) è un onesto conducente d'autobus che cerca d'impartirgli lezioni di lealtà e morale; Sonny (Chazz, cioè Calogero, Palminteri) è un padrino locale, dal quale Calogero è affascinato fin da ragazzino e che diventa per lui una figura di riferimento. Il ragazzo appena può cerca di sgattaiolare nella bisca dove passa il tempo il capomafia, a dispetto delle continue rampognate del genitore. Eppure, entrambi gli adulti cercheranno di crescerlo come meglio gli sarà possibile.
Accusato ingiustamente di avere saccheggiato i luoghi comuni del gangster-movie, De Niro - per la prima volta dietro la macchina da presa - dimostra non soltanto di avere magnificamente appreso la lezione di Coppola, Scorsese e Leone, ma di saperla aggiornare con una miscela riuscitissima di elementi comici e melodrammatici, mettendo in scena l'incarnazione "di quella "mafia pulita" che secondo alcuni fu l'espressione paternalistica e illuminata di una difficile congiuntura sociale e scomparve dopo l'entrata di Cosa Nostra nella droga" (Kezich). Gran parte del merito va a Chazz Palminteri, la cui sceneggiatura meritò lodi in teatro. Da notare che in Pallottole su Broadway, di Woody Allen, Palminteri impersona un gangster con il bernoccolo per le sceneggiature teatrali.
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