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Bronx

Regia di Robert De Niro vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su Bronx

di GIMON 82
8 stelle

"Nella vita non c'è nulla di peggio del talento sprecato"

E' la filosofia che Lorenzo Aniello (De Niro) infonde al figlio Calogero,un talento che rischia di disperdersi nel vuoto,quello del crimine che impregna le strade del multietnico Bronx.
L'esordio alla regia di De Niro è di quelli che "ti aspetti," "Bronx" 
è un gran bel film,ordinato,compatto e preciso,De Niro affonda le mani (e il cuore) nella pura matrice "Scorsesiana" dando vita ad una sorta di "Quei bravi ragazzi" in chiave piu' "ridotta".L'istrione Robert questa volta cambia "pelle":non piu' il gangster grottesco e psicotico,ma bensi' un italoamericano,un padre di famiglia ed onesto lavoratore che cerca di educare e preservare una vita preziosa:quella del figlio Calogero.Ma le strade del Bronx sono intrise di aria e piombo acre,quella della malavita con cui anche l'onesta umanita' deve fare i conti.Il piccolo Calogero si scontra con la realta' del sangue e fa quello che deve: STARE ZITTO, la regia di De Niro è simbiotica nel frangente "Omertoso" nel creare un alchimia(o empatia) tra il piccolo Calogero e il boss Sonny.Il "silenzio" di Calogero segna l'idillio tra il RE di un quartiere e il figlio dell'onesta' che "chiude gli occhi".Il rapporto "strano" tra queste due parti,è reso dalla regia una chiave di volta nel film,un amalgama perfetta,con una "terza parte":Lorenzo, un padre che difende la vita della sua creatura dal malaffare che sembra "rapire" il suo animo.Un film godibile,una storia dai contenuti retorici e rivisitazioni che sondano "Mean streets" e "Quei bravi ragazzi."
Robert pone una firma degna nel suo esordio registico."Bronx" scende nei meandri nella delinquenza multietnica,la regia assorbe l'aria putrida o amara di un quartiere ai margini,dove impera la piaga razziale con relativi scontri,in questo caso "interviene" la matrice politically correct come a voler lenire il "dolore" sociale.Calogero s'innamora di una ragazza di colore: la bella Jane,un rapporto adolescenziale tenero che smuove il film dal contenuto forte.De Niro è bravo nel creare un cordone emozionale esteso tra Sonny,Lorenzo e Calogero,"due padri" contrapposti,contendenti l'amore di un giovane,il gangster Sonny in questo caso si discosta dal "gangster Scorsesiano" diventandone una proiezione inversa,un "padre di famiglia" non un sanguinario psicopatico,un "educatore" che spinge Calogero verso l'onesta' piuttosto che il torbido malaffare.Sonny alla fine diviene eroe e martire,un catalizzatore del male che paga per se (e per altri) una vita sbagliata.De Niro attinge con la macchina da presa dal Maestro Scorsese,in inquadrature sintomatiche di violenza,e in dietrologie "ITALOAMERICANE" con il gangster italico,incravattato,indiademato e "inspaghettato",ma tutto va bene cosi',Bronx è cinema che intrattiene,coinvolge e fa riflettere,uno spaccato ottimo del degrado periferico,rivisitato di certo, ma stilisticamente ottimo.Menzione finale per gli attori: De Niro,Palminteri e Brancato,facce "ITALIOTE" perfette,interpretazioni spontanee e in sintonia col contesto.Bronx (e Lorenzo) ci insegnano a seguire il cuore e (i nostri) talenti,senza queste due "sostanze" dell'animo sbaglieremmo strada e sarebbe difficile ritrovarsi,sopratutto nel BRONX......

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