Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Un film assolutamente introverso, con una protagonista alla ricerca della propria libertà di vivere, prima negandosi, poi scoprendo di dover amare il prossimo, con tutte le difficoltà connesse al ricordo doloroso, alle diversità di ogni persona che incontra, ciascuna capace di dare un segno di vita, una opportunità di confronto e di riflessione (vedi i ricorrenti scoppi musicali su sfondo nero, nei momenti di più intensa concentrazione emotiva di Julie). Finale contestato stupidamente e gratuitamente da malelingue ottuse. 8 1/2
Ottima, inconfondibile, di Zbigniew Preisner, accompagna e sostiene i momenti più intensi del film.
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