Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Una delle migliori commedie italiane degli ultimi decenni. Solo chi ha la puzza sotto al naso possono dire che non sia divertente. O hanno seri problemi comportamentali
Mi accingevo a rivedere con gioia ancora una volta i Mitici (in una sera di Luglio su Rai Movie), ma poi, dopo essermi goduto il film, mi son dimenticato d’inviare la mia recensione, anche se l’avevo scritta. L’invio adesso che l’ho ritrovata per caso nelle pieghe del mio computer! Ho letto tutte le recensioni e siamo alle solite: è un film dei Vanzina? Non c’è bisogno di pensare e forse neanche di vedere: il film fa pena in automatico. Non avrei sprecato il mio tempo se non fosse che questi cinefili intelligentoni hanno TUTTI sbagliato la citazione: il film di riferimento non era “I soliti ignoti” di Monicelli, ma, caso mai, l’ “Audace colpo dei soliti ignoti” di Nanni Loy. Mi pare una figuraccia paludata. Poi leggo critiche sulla mancanza di una critica sociale: mi chiedo se per caso l’abbiano vista nei “Soliti ignoti”. Avrei forse dovuto capire che Monicelli voleva denunciare la speculazione edilizia selvaggia a Roma quando nel finale Gassman va a lavorare in un cantiere? Sarà stato un messaggio subliminale… Oppure c’è un’analisi sociale quando vanno a Porta portese a rubare la cinepresa? Oppure quando Gassman finisce KO? Oppure quando Totò impartisce la sua lezioncina di mastro scassinatore? Ma siamo seri: era una commedia e tale voleva essere. Il film dei Vanzina era degno della miglior commedia all’italiana, ma la puzza sotto al naso che ammorba da sempre i critici italiani di mestiere e quelli avventizi come noi non cambia mai, come quando infieriva su tutti i film di Totò. Salvo ripensarci alla memoria.
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