Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Un colpo 'scientifico', ancor meglio se detto balbettando, alla Er pantera. La banda dei Mitici però non è disperata come quella dei Soliti ignoti: è soltanto cafoncella, pure un bel po' presuntuosa, anche se di un'ingenuità che potrebbe farla accostare a quella del film di Monicelli. Vanno comunque apprezzate le discrete interpretazioni dei protagonisti: Bellucci, Memphis, Sperandeo, Amendola. C'è pure Umberto Smaila in un ruolino, ma lo si annota come bizzarria del cast più che per altro. Il finale beffardo rovescia la situazione, ma a tutto vantaggio dei protagonisti: uno spensierato inno alla positività che ci si può ragionevolmente attendere dagli autori di tanti cinepanettoni et similia (da notare inoltre come si banalizzi Tangentopoli, senza il minimo accenno critico al disastro politico nel Paese di quegli anni). Vanzina in uno dei suoi film 'meno peggiori': nel finale c'è persino del ritmo, dell'azione e un briciolo appena appena di tensione; vanno segnalati i nomi in sceneggiatura, accanto a quelli del regista e del fratello, di Benvenuti e De Bernardi.
Delinquentelli romani, sempre dentro e fuori dalla galera, decidono di mettere in piedi il colpo della vita ad una gioielleria milanese. La trasferta al nord, organizzata con cura, porta però ad un'apparente disfatta: la banda irrompe infatti maldestramente nel luogo del delitto; ma le sorprese non sono finite.
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