Regia di Pasquale Festa Campanile vedi scheda film
Nelle intenzioni, il personaggio qui affidato a Tomas Milian (e ribattezzato Luna, probabilmente in omaggio al più fedele collaboratore del produttore Mario Cecchi Gori) avrebbe dovuto ripercorrere le peripezie di certe stralunate caratterizzazioni di Peter Sellers. Nel risultato finale, troppo figlio del suo tempo e delle sue rivendicazioni (talvolta gratuite) di liberazione sessuale, si rispecchia la pochezza di una sceneggiatura che vorrebbe osare ma non può, lasciando personaggi ed interpreti in mezzo al guado cinematografico. Festa Campanile pretende troppo di far poggiare il peso del film sulle intraviste chiappe della Buccella. Inguardabile Gassman, nella macchietta di un ladro, che sembra fuoruscito da un fumetto di Max Bunker.
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