Regia di Alberto Lattuada vedi scheda film
Film discusso e reputato scandaloso all'epoca della sua uscita al cinema,"La cicala" è ambientato in una provincia veneta fatta di strade statali,camion,pioggia e afrori tenuti a malapena sotto controllo.Tre donne splendide,uomini sospinti dai propri istinti,rancori vecchi e gran voglia di riscattarsi pronta a diventare la via più diretta per dannarsi:Lattuada non lesina colpi di teatro,indugiamenti della macchina da presa sui corpi delle attrici(francamente,con queste veneri,difficile dargli torto),affondi da melò senza ritegno.E'un film strano,questo:gli si può rimproverare una certa sfacciata faciloneria nell'illustrare le relazioni tra i personaggi(gente che decide di sposarsi dopo una chiacchierata in macchina,e via così),certi passaggi caprioleggianti di sceneggiatura(Renato Salvatori che fa l'amore con la moglie del suo amico Tony Franciosa,sottotrama poi abbandonata),e il mantenersi in un equilibrio esilissimo sul baratro del kitsch più puro ,come la sequenza in cui Barbara DeRossi e Michael Coby ballano sfrenati davanti al juke-box,ma non si può negare che trasudi una sensualità vera ,e la storia di passioni violentissime e mortali si fa seguire con interesse dallo spettatore.Clio Goldsmith e Barbara DeRossi sono bellissime,e Virna Lisi grintosa e sottilmente folle,assolutamente femmina,tremendamente affascinante,è forse nella più bella parte della sua carriera:Franciosa e Salvatori,hanno i ruoli definiti peggio,esplorati meno e forse con minor interesse dal regista.Che,del resto,si sapeva,curava sempre di più i personaggi femminili,non senza bravura.
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