Espandi menu
cerca
Acque di primavera

Regia di Nunzio Malasomma vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 164
  • Post 16
  • Recensioni 11128
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Acque di primavera

di mm40
3 stelle

Un medico viene lasciato dalla moglie immediatamente dopo il matrimonio. Si getta nel lavoro, finendo in un sanatorio di montagna. E proprio lì, un giorno, si ritrova a dover curare due sciatori feriti: la ex moglie, incinta, e il suo nuovo uomo.

Nunzio Malasomma, classe 1894, era attivo nel cinema già ai tempi del muto; da sempre intento in un cinema popolare, il suo raggio d’azione si muove tra commedia (telefoni bianchi, data l’epoca) e melodramma. In questa occasione, naturalmente, ci ritroviamo nella seconda categoria: Acque di primavera – con una sceneggiatura del regista e di Sergio Pugliese – è un’operina dal tasso emotivo strabordante, ma carente in quanto a logica e a originalità. Se la storia è insomma banalotta e prevedibile, quantomeno la messa in scena è sufficientemente curata e la recitazione più che dignitosa: sulla scena compaiono infatti tra gli altri Gino Cervi, Paolo Stoppa, Vanna Vanni, Mariella Lotti, Wanda Capodaglio, Marina Doge, Annibale Betrone e Carlo Lombardi. Un’ottantina di minuti di buoni sentimenti e virtù che sconfigge ogni ingiustizia, con una morale candidamente cristiana dettata se non altro dall’epoca di realizzazione: siamo nel 1942 e nel cinema italiano non c’è posto per un finale differente, per quanto sessista agli occhi di uno spettatore odierno esso possa sembrare. Mestiere, in definitiva, al servizio di una produzione alimentare. 3/10.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati