Legami di carne

Pur restando fedele a certe costanti estetiche e narrative, dagli esordi fino al recente western queer Strange Way of Life (in sala, e su MUBI dal 20/10) non si può dire che Pedro Almodóvar non sia tra i cineasti che maggiormente sono riusciti a evolvere affinando il proprio stile. The Film Club propone due suoi titoli di culto, storicizzati, amatissimi, fotografia di tempi diversi della sua filmografia: Légami! (1989) e Carne trémula (1997). Légami! racconta del giovane Antonio Banderas appena uscito dal manicomio e follemente (è il caso di dirlo) innamorato dell’attrice porno Victoria Abril.

Che sequestra in casa, legandola, come nell’episodio di un dozzinale thriller. E invece, sorpresa, pure lei si innamora di lui, così l’incrocio sadomasochista non è più a senso unico finché la sorella della ragazza non spezza il legame morboso, ma in fondo, a modo loro, romantico. Una storia d’amore come non ce ne sono altre per una delle opere giovanili di Pedro, tra le più riuscite anche per l’alchimia erotica che scatta tra Antonio Banderas e Victoria Abril. Il film, che all’epoca in Spagna fece scandalo e suscitò polemiche anche tra le femministe, mantiene intatta la sua forza provocatoria ed è soprattutto molto divertente.

Più ambizioso invece Carne trémula, liberamente tratto da un noir di Ruth Rendell (Carne viva). Uscito di galera dove era stato imprigionato innocente, Liberto Rabal si vendica di chi fu causa dei suoi guai facendogli naufragare il matrimonio, e del vero colpevole soffiandogli la moglie. Nel cast un’ottima Francesca Neri premiata con il Nastro d’argento, Javier Bardem e Penélope Cruz. Con un prologo ambientato in pieno franchismo, il film celebra in maniera ironica, tra il noir della matrice letteraria e la commedia caustica Pedro style, il superamento della stagione politica più buia della storia spagnola.

Pedro Almodóvar su The Film Club