Il 9 febbraio del 1965 gli Stati Uniti d’America, fischiettando e guardando dall’altra parte, inviavano le prime truppe di combattenti nel Vietnam del Sud. È il preludio a una brutta faccenda, l’intervento diretto degli USA nella Guerra del Vietnam, che tutti si aspettavano ma che nessuno aveva davvero voglia succedesse, né tra il Canada e il Messico né, tantomeno, in quella parte di Indocina.
Come tutte le cose orribili successe nella Storia, anche la Guerra del Vietnam ha alimentato alcuni momenti sublimi di cinema: Il cacciatore, Apocalypse Now, Streamers, Platoon, Full Metal Jacket, A Better Tomorrow III, Bullet in the Head, Good Morning, Vietnam, Da 5 Bloods... e solo per citarne alcuni, quelli che hanno lasciato il solco più netto.
Ma con tutto questo ben di dio a disposizione, le divinità della settima arte hanno ben deciso che, invece, in questa precisa data il collegamento fra la Guerra del Vietnam e il cinema dovesse essere un altro. Meno letterale. Più sottile e profondo. Il 9 febbraio del 2007, infatti, usciva in patria un film talmente sbagliato da entrare nella storia dalla porta di servizio della parte sbagliata; talmente disastroso da lordare il nome del suo autore e pluri-interprete per almeno un paio di lustri; un film così malaccorto che ha certamente goduto del classico trattamento riservato alla nostalgia degli sbagli cinematografici – quello del “facciamogli fare fare il giro e rivalutiamolo” – ma la cui propulsione di bruttezza era talmente potente che le rincorsa è stata troppa, il giro è andato mezzo lungo e l’indicatore di approvazione è tornato dove era partito.
Parliamo ovviamente di Norbit.
Norbit è quel (a voler essere generosi) film in cui Eddie Murphy interpreta tre diversi personaggi. L’eponimo protagonista, un timido orfano baciato dalla sfiga, un po’ boccalone, ma dal cuore d’oro; la di lui moglie, l’enorme e cattivissima Rasputia, le cui attività preferite al mondo sono quelle di bullizzare, manipolare, tradire e comandare a bacchetta Norbit; e il signor Wong, anziano cinese appassionato di caccia alla balena che è anche il proprietario del ristorante/orfanotrofio in cui è cresciuto il nostro.
Perfino in un’epoca come la nostra, molto gentile con tante robe del passato che vengono rispolverate e ribattezzate “d’autore”, Norbit è uscito indenne da ogni tentativo di rivalutazione o restituzione di dignità. Non ci sono riusciti nemmeno quelli del “eh ma non si può mica più dire niente oggi!”. Neanche loro sono riusciti a riappropriarsi di Norbit ed elevarlo a film di culto fuori tempo massimo.
Prima di essere preso a male parole per aver accostato quel film qui a un momento storico così devastante e importante, vogliate seguire questo elegante parallelismo: la Guerra del Vietnam esisteva prima che ci mettessero il becco gli Stati Uniti, il cui intervento è stato dapprima graduale e di supporto, quindi un lavoro a tempo pieno e infine un disastro senza precedenti, a cui sono seguiti anni di silenzio e vergogna. Allo stesso modo, i film molto brutti esistevano prima che si interessasse all’argomento Eddie Murphy, il cui intervento è stato dapprima graduale (Il professore matto e Il dottor Dolittle non hanno mai fatto male a nessuno e vogliono bene a Jerry Lewis), quindi un lavoro a tempo pieno (La famiglia del professore matto e Il dottor Dolittle 2 non ce li meritavamo) e infine un disastro senza precedenti, a cui sono seguiti anni di silenzio e vergogna. Sul serio.
Prima di Norbit, Murphy era inciampato più volte al cinema (qualitativamente parlando); ma era comunque reduce dal Golden Globe e dalla candidatura all’Oscar per Dreamgirls (una mancata vittoria che, notoriamente, ferì molto l’attore). Con Norbit, Murphy si è portato a casa tre Razzie Award per la peggiore interpretazione, uno per ogni ruolo, oltre ad assicurarsi (nel 2009) la statuetta come peggior attore del decennio appena trascorso. Dopo Norbit, Murphy è apparso in un’altra manciata di film scarsi – di cui due, Piacere Dave e Una bugia di troppo, diretti dallo stesso regista dello Sbaglio, Brian Robbins – ed è gradualmente sparito dalle scene prima del suo trionfale ritorno in Dolemite Is My Name.
Lo stesso attore ha ammesso che, a convincerlo a ritirarsi momentaneamente, è stata la sfilza di «film di merda» fatti e di prese in giro subite, con Norbit là in cima a guardare tutti dall’alto al basso e a sorridere sornione. Riguardare oggi questo film, però, significa effettivamente sbirciare in un abisso cinematografico che è (forse) irraggiungibile e sicuramente irripetibile. E la domanda sorge spontanea: di qui a 15 anni, quale film verrà considerato il nuovo Norbit?
Il film
Norbit
Commedia - USA 2007 - durata 102’
Titolo originale: Norbit
Regia: Brian Robbins
Con Eddie Murphy, Thandie Newton, Terry Crews, Cuba Gooding jr., Eddie Griffin
Al cinema: Uscita in Italia il 23/03/2007
in streaming: su Paramount+ Amazon Channel Amazon Video Timvision
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