Ottimo che The Film Club, sul canale TFC Premium, renda disponibile la visione di Regole d’onore di William Friedkin (2000), il film al quale assomiglia di più, insieme alla sua versione di La parola ai giurati del 1997, The Caine Mutiny Court-Martial, l’opera postuma presentata alla Mostra di Venezia appena conclusa. Sono tre film processuali, il primo e l’ultimo hanno a che fare con la corte marziale.
Regole d’onore racconta la storia di un ufficiale interpretato da Samuel L. Jackson che rischia addirittura la pena capitale per aver fatto sparare sulla folla durante un’operazione di estrazione dell’ambasciatore Usa e famiglia, minacciati da cecchini nascosti. Pesante il bilancio delle vittime: 83, soprattutto civili. A difenderlo il suo vecchio commilitone, Tommy Lee Jones, al quale proprio l’accusato salvò la vita in Vietnam.
Friedkin gioca sul ribaltamento delle apparenze e mette in discussione certe ipocrisie tipiche delle operazioni “di pace” (la guerra è guerra e fa sempre schifo) e della politica estera Usa, certo con “la folla” (araba) non ha sguardo neutro anche per modalità di messa in scena, tuttavia i protagonisti sono perennemente combattuti tra senso del dovere e codice morale, ed è magistrale Jackson nell’impersonare un soldato che ha l’istinto del marine e il dubbio dell’uomo.
L’attore è al centro di un altro film che potete trovare su TFC Premium, Codice 51 di Ronny Yu, dove interpreta uno scaltro chimico in kilt (!) in fuga insieme a un criminale “buono” di Liverpool (Robert Carlyle) inseguiti dai gangster di mezzo Regno Unito. Una curiosità: il titolo originale, “Il 51° stato”, evoca il modo sciovinista di riferirsi alla Gran Bretagna negli Stati Uniti. Su Full Action anche un altro film d’azione con Jackson, Fury di David Weaver, con lui costretto dal figlio dell’uomo che aveva ucciso a prendere parte a una rapina.
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