Neanche 500 chilometri separano l’aeroporto di Stansted da quello di Dublino. Nel mezzo, sospesi in volo tra una Londra post Brexit sempre più ostile dalla quale fuggire e un’Irlanda motherland a cui, forse, tornare, si snodano le riflessioni di Molloy & Lawlor (coppia nella vita e nel lavoro, tra cinema, teatro, web e videoarte) su identità, appartenenza, esilio. E sul futuro, domandandosi dove sentirsi davvero a casa.
Al quinto lungo, il duo irlandese di base in Inghilterra noto come Desperate Optimists prosegue l’indagine in quei territori liminali tra documentario, finzione e film-saggio, sulle orme del precedente Further Beyond: come nel doc del 2016, anche qui c’è una cornice - un viaggio in patria alla ricerca di una possibile nuova dimora e di location per un biopic sulla militante nell’IRA Rose Dugdale -, quasi un pretesto per andare oltre.
Un contenitore nel quale si sconfina di continuo da dentro a fuori, da recita a dietro le quinte, con gli stessi registi, inquadrati singolarmente, ognuno nel proprio frame, davanti a un microfono a fare da narratori, pronti a rompere con ironia il dispositivo. Il contenuto, intanto, procede per salti, détour e associazioni di idee, con un’intensa attività di spigolatura dalle parti di Agnès Varda, e raccoglie riprese di luoghi, fotografie e filmini di famiglia, frammenti di altri film; una rete che connette la grande Storia irlandese (la guerra civile, le carestie, le emigrazioni di massa) alle piccole vicende autobiografiche (la madre di Joe, la figlia Molly). Un cinema di sovrapposizioni tra reale e re-enactment, vero e fittizio (come le doppie vite di Helen e di Rose Plays Julie), un arguto lavoro che ragiona sui confini, geografici e cinematografici.
Il film
The Future Tense
Documentario - Irlanda 2022 - durata 89’
Titolo originale: The Future Tense
Regia: Joe Lawlor, Christine Molloy
in streaming: su MUBI MUBI Amazon Channel
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