Circa una ventina di anni fa il nome di Ken Loach tra i cinefili à la page assomigliava a una parolaccia. Nonostante i premi e i riconoscimenti, l’insofferenza verso il suo cinema semplice, in cui il linguaggio sembrava sottomettersi al messaggio, era tangibile e diffusa. Oggi non è più così (e questa differente considerazione spesso cela un trasformismo su cui lo stesso Loach sarebbe scettico). Il merito è, almeno in parte, del Festival di Cannes, che tra pregi e difetti non ha mai smesso di considerarlo un maestro, una voce necessaria dalla coerenza adamantina, tributandogli ben due Palme d’oro.
L’ultima in particolare, quella per Io, Daniel Blake nel 2016, in un anno ricco di titoli acclamati, assomiglia quasi a un gesto punk: di rottura sì, ma costruttiva, per come il punk lo intendevano i Crass o Jello Biafra. La sete inesausta di giustizia, d’altronde, può vantare poche voci assimilabili a Loach, protagonista di una carriera inappuntabile, di cristallina chiarezza, impermeabile al compromesso. Incorruttibile, per dirla alla giacobina. Da una carriera lunga quasi 50 anni, iniziata nel 1966 con lo choc di Cathy Come Home, MUBI estrae un mini-focus di cinque titoli: le due Palme d’oro di cui sopra, Io, Daniel Blake e Il vento che accarezza l’erba (2006), insieme a Terra e libertà (1995), Sweet Sixteen (2002) e My Name Is Joe (1998), quest’ultimo disponibile dal 10 settembre.
Racconti di dignità, di autolesionistica fermezza: tanto l’anziano disoccupato che si oppone alla burocrazia quanto il giovane e promettente medico irlandese, costretto a imbracciare il fucile contro i nemici esterni e interni, sono figure tragiche che antepongono le esigenze dei più ai bisogni del singolo. Perché la forma più irriducibile ed estrema di opposizione al capitalismo, oggi più che mai, sta nel combattere la dittatura dell’ambizione individuale, nel preservare l’equilibrio di una comunità di fronte alle lusinghe del compromesso. Persino il piccolo gangster di Sweet Sixteen - con quel finale che guarda a Truffaut ma anche all’anima perduta di Quadrophenia e al suo bisogno d’amore - cerca di scalare le gerarchie del crimine organizzato solo per riunire una famiglia frammentata e abbrutita dalla miseria e dalla dipendenza.
Sono tutti cuori semplici e puri i protagonisti di Loach, in un’internazionale degli oppressi che travalica i limiti di spazio e tempo per lottare e perdere contro le tre eterne fiere - potere, ambizione e disuguaglianza - che si accompagnano inevitabilmente al capitalismo e che concedono al ricco espedienti sempre nuovi per spremere il povero. Analisi banale per un cinema banale, diranno i detrattori. Ma può essere banale quel che ancora è inascoltato? L’attualità ci suggerisce, ma più spesso ci grida, che di Ken c’è sempre più bisogno. Anche perché, scrutando a fondo in un fosco orizzonte, non si intravedono successori.
Ken Loach su MUBI
Io, Daniel Blake
Drammatico - Regno Unito 2016 - durata 97’
Titolo originale: I, Daniel Blake
Regia: Ken Loach
Con Dave Johns, Hayley Squires, Brianna Shann, Dylan Mckiernan, Kema Sikazwe
Al cinema: Uscita in Italia il 20/10/2016
in streaming: su Nexo Plus Apple TV Google Play Movies Rakuten TV Timvision Amazon Video
Il vento che accarezza l'erba
Drammatico - Francia/Irlanda/Gran Bretagna 2006 - durata 124’
Titolo originale: The Wind That Shakes the Barley
Regia: Ken Loach
Con Cillian Murphy, Padraic Delaney, Liam Cunningham, Gerard Kearney, William Ruane, Orla Fitzgerald
Al cinema: Uscita in Italia il 10/11/2006
in streaming: su Nexo Plus Rai Play Amazon Prime Video Amazon Video Timvision
Terra e libertà
Drammatico - Gran Bretagna 1995 - durata 109’
Titolo originale: Land and Freedom
Regia: Ken Loach
Con Ian Hart, Rosana Pastor, Iciar Bollain, Tom Gilroy
in streaming: su Amazon Prime Video Rai Play Timvision
Sweet Sixteen
Drammatico - Gran Bretagna/Germania/Spagna 2002 - durata 106’
Titolo originale: Sweet Sixteen
Regia: Ken Loach
Con Martin Compston, William Ruane, Annmarie Fulton, Michelle Abercromby
Al cinema: Uscita in Italia il 21/02/2003
My Name Is Joe
Drammatico - Gran Bretagna 1998 - durata 105’
Titolo originale: My Name Is Joe
Regia: Ken Loach
Con Peter Mullan, Louise Goodall, Gary Lewis, Lorraine Mcintosh
in streaming: su Amazon Prime Video Nexo Plus Rai Play Timvision
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