Per il dizionario Treccani la parola militanza indica il «partecipare in modo attivo e impegnato a un’organizzazione, un partito, un movimento, svolgendo per essi una concreta opera di lotta e propaganda». Daniele Gaglianone, classe 1966 nato ad Ancona ma di fatto torinese per crescita e formazione cinematografica, è un autore militante e un punto fermo per il cinema indipendente italiano del XXI secolo.
I nostri anni, il suo primo lungometraggio del 2000, è un capitolo cruciale per tutta quella florida generazione di cineasti italiani che, negli ultimi due decenni, è stata capace di muoversi creativamente e politicamente tra fiction e documentario, realtà sociale e sperimentazione. Per Gaglianone la militanza è soprattutto una questione di pratica e di legame con il mezzo espressivo. «È sicuramente vero che ho realizzato opere su tematiche urgenti, di grande attualità politica» diceva pochi mesi fa durante la rassegna Docusfera, curata da “Sentieri selvaggi”. «Nel cinema ho trovato un modo per fare quello che non sono stato in grado di inseguire nei panni di cittadino». Ecco quindi: il cinema che diventa uno strumento per dare voce alla militanza, sia in chi lo realizza sia in chi lo guarda. Per questo in qualche modo è un gesto “politico” riscoprire su MUBI la doppietta che la piattaforma dedica al cineasta.
Un double bill composto da La mia classe e Qui, entrambi prodotti da Gianluca Arcopinto e realizzati tra il 2013 e il 2014. Il primo è un film che si trasforma di continuo in backstage facendo deflagrare completamente il già labile confine tra fiction e reale. Valerio Mastandrea interpreta un maestro che insegna l’italiano a una classe di stranieri. Gli allievi, tutti attori non professionisti, devono imparare la lingua per ottenere il permesso di soggiorno e durante le lezioni emergono il loro passato e le loro vite. Quando a uno di loro viene tolto il permesso di soggiorno e deve tornare in Costa d’Avorio, la vita “reale” irrompe definitivamente nella “finzione”, esplodono le emozioni del set e i dubbi della stessa troupe sul film che stiamo guardando.
Qui è invece un documentario sulla resistenza del movimento No TAV in Val di Susa, contraddistinto dall’utilizzo di materiale di repertorio trovato su YouTube ma soprattutto da interviste e pedinamenti di dieci militanti, diversissimi per estrazione sociale, culturale ed età anagrafica. Dieci personaggi, profili e storie che in qualche modo diventano parabole morali sul sacrificio della lotta. Un documentario che inizia come atto di denuncia per diventare presto quasi una rielaborazione proustiana (una confessione) sulla questione No TAV. Le interviste, i primi piani, gli spazi filmati dilatano i tempi di ascolto e di visione, e così, nelle due ore di durata, si finisce con l’entrare in un flusso di coscienza politica che dal particolare - l’area geografica “coinvolta” - diventa universale.
Daniele Gaglianone su MUBI
La mia classe
Drammatico - Italia 2013 - durata 86’
Regia: Daniele Gaglianone
Con Valerio Mastandrea, Bassirou Ballde, Mamon Bhuiyan, Gregorio Cabral, Jessica Canahuire Laura, Metin Celik
Al cinema: Uscita in Italia il 16/01/2014
in streaming: su CG Collection Amazon channel Google Play Movies Amazon Video Rakuten TV Pluto TV
Qui
Documentario - Italia 2014 - durata 120’
Regia: Daniele Gaglianone
Al cinema: Uscita in Italia il 27/11/2014
in streaming: su CG Collection Amazon channel Apple TV Google Play Movies Amazon Video Rakuten TV Timvision
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