Gira e rigira, quando si parla della possibilità per uomini e donne di essere solo amici, Harry ti presento Sally... rispunta sempre. Anche in Platonic, dieci minuti dopo l’inizio, eccolo citato, quando Will (Rogen) racconta agli amici-soci (maschi) del suo pub di come l’amica del college Sylvia (Byrne), con la quale aveva rotto anni prima, si sia rifatta viva proprio in coincidenza con la fine del suo matrimonio, al quale lei era fermamente contraria. Ma, teorizzano loro, Harry, ti presento Sally... si dovrebbe intitolare piuttosto Harry scopa Sally e dimostra che uomo e donna possono essere amici «solo se lei non è fica».
Così, la rom com è subito sistemata, sfregiata in uno dei suoi modelli più nobili con un paio di baffi duchampiani, anzi apatowiani, perché Platonic, in fondo, nasce da quel brodo di coltura lì, la commedia relazionale e generazionale à la Apatow dei verginelli fuori tempo massimo e delle ragazze quasi incinte, nel frattempo cresciuti e arrivati a una sorta di tragicomica mezza età (già esplorata da Apatow medesimo nel sottovalutato Questi sono i 40). Infatti, Nicholas Stoller, co-creatore di Platonic con la moglie Francesca Delbanco (e regista di tutti gli episodi), arriva da lì e aveva pure già diretto la coppia Rogen-Byrne in Cattivi vicini e relativo seguito, dove i due erano proprio una coppia sposata. Dunque, Platonic si muove su un terreno scivoloso, molto frequentato di recente, con esiti spesso scontati (quelli espressi in modo gretto dalla compagnia di Will), ma, intelligentemente, si smarca subito e non va mai dove temi possa andare. Anzi, la sua conclamata incompiutezza, fino all’ultimo, è uno dei pregi maggiori, fuori da ogni formula, con esiti spesso esilaranti.
Sylvia e Will sono due quarantenni chiaramente in crisi, lei ex avvocato costretta a fare (solo) la mamma a tempo pieno di tre marmocchi, con un carico da 11 di frustrazioni nascoste dietro una maschera bon ton a qualunque costo, lui mastro birraio mezzo hipster con vestiti incresciosi e capelli dalle tinte improbabili, quasi fosse un eterno adolescente ribelle, reduce da un divorzio e osteggiato sul lavoro dai soci per la sua purezza adamantina. Logico che due così dovrebbero finire (a letto) insieme, però Platonic ha altri piani per loro e sviluppa una relazione più forte di quella semplicemente fisica e sessuale, esclusiva ed escludente tutto e tutti (compreso il marito di lei, Charlie, avvocato di successo e sempre comprensivo, fino quasi all’autolesionismo, un ottimo Luke Macfarlane, dalla gay comedy BROS, ancora di Stoller e Apatow).
Ma, appunto, questo gioco a due, tutto sguardi furtivi, piccoli gesti, mezze battute, dispettucci reciproci, nei modi di una conflittualità di amore-odio che investe ogni cosa (la famiglia, gli amori, il lavoro), non va mai oltre e proprio per questo è più forte di quello scontatissimo oltre. Platonic, poi, ha la mano felice anche in tutto il mondo intorno alla meravigliosa coppia di protagonisti, la famiglia di Sylvia, la sua amica sciroccata (Gallo), i colleghi del marito Charlie (che chiamano Will «il fidanzato di Sylvia»), i soci del bar di Will, e qualunque figurina entri, sia pure solo per qualche minuto, nella loro orbita stralunata. Una bella sorpresa, con un bellissimo (e coerente) finale.
La serie tv
Platonic
Commedia - USA 2023 - durata 32’
Titolo originale: Platonic (2023)
Creato da: Nicholas Stoller, Francesca Delbanco
Con Carly Nykanen, Dempsey Gibson, Rose Byrne, Sarah Yarkin, Michael Kostroff, Sophia Kopera
in streaming: su Apple TV Plus
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