Dal 15 giugno 2023, in sala, potete trovare cinque film di Pedro Almodóvar, distribuiti da CG Entertainment. Un prelievo che si concentra sugli anni in cui il cinema del cineasta spagnolo fuoriesce dai circuiti off della movida, è riconosciuto da pubblico e critica, e sta per autorappresentarsi come brand d’autore (è Kika - Un corpo in prestito, 1993, a introdurre la formula «un film de Almodóvar»). L’indiscreto fascino del peccato (1983, opera quarta) andrebbe in realtà chiamato col titolo originale Entre tinieblas (ovvero Nell’oscurità) perché in Italia la versione da 114 minuti fu tagliata a 87, poi reintegrata in dvd solo di 10 minuti: uno sfrenato ammattimento del genere erotico conventuale, con una donna (la raccomandata, dal produttore, Cristina Sánchez Pascual) oggetto del desiderio, suore eroinomani ed erotomani, bestie e bestialità assortite.

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L'indiscreto fascino del peccato (1983) scena

Del surrealismo Almodóvar (che il ritornello critico vuole erede di Buñuel) capisce che è, principalmente, una forma di realismo, capace di assorbire lo straordinario come se non lo fosse (come la religione d’altronde, no?). È anche per questo che le sue trame giovanili paiono mantenere ogni linea narrativa sul medesimo piano, non evidenziandone alcuna, in un cinema che rifiuta il romanzo preferendo le forme del supermercato o della festa, l’esibizionismo e il caos in vece del protagonismo e del pathos.

Veronica Forqué, Carmen Maura
Che ho fatto io per meritare questo? (1984) Veronica Forqué, Carmen Maura

Che ho fatto io per meritare questo? (1985, opera quinta) è il primo scarto significativo: figlio del neorealismo spagnolo di Ferreri e Berlanga e ispirato da Godard, racconta quella che il finale (una serie di vedute sul quartiere «aggressivamente brutto» Concepción) pare definire una storia tra le possibili di una Madrid invisibile: quella di una sottoproletaria analfabeta e dipendente dagli psicofarmaci (Carmen Maura) che serve per lavoro e tra le mura domestiche, non riesce a tradire il marito con un impotente ma lo uccide, vende il figlio dodicenne gigolò a un dentista, mentre intorno a lei girano il primogenito spacciatore, la vicina prostituta, una bimba capace di telecinesi.

Antonio Banderas, Eusebio Poncela
La legge del desiderio (1987) Antonio Banderas, Eusebio Poncela

La legge del desiderio (1987, opera settima) è il primo capolavoro: un melodramma gay geometrico, teorematico, impietoso, ma caldissimo, sudato, in prima persona (il protagonista è un regista di successo) in cui la passione muove tutto e tutto brucia, le immagini sono abitate da voci non proprie (nascono qui l’ossessione per il doppiaggio, una precisa sintesi del fantasma personale che abita ogni oggetto del desiderio, e per La voce umana di Cocteau) e quel che resta, come di frequente accade, è l’amore tra fratelli (o madri e figli).

Carmen Maura
Donne sull'orlo di una crisi di nervi (1988) Carmen Maura

Donne sull’orlo di una crisi di nervi (1988, opera ottava) consacra il regista spagnolo: si attesta (al tempo) all’undicesimo posto nella storia dei film spagnoli per botteghino, è nominato agli Oscar e venduto per un rifacimento a Jane Fonda. «Se dovessi scegliere un maestro, sceglierei Billy Wilder». E il film, per l’appunto, è una commedia impeccabile, grand public, in cui i personaggi trovano solo quello che non cercano e il suo cinema un primo catalogo di poetica.

Victoria Abril, Miguel Bosé
Tacchi a spillo (1991) Victoria Abril, Miguel Bosé

Tacchi a spillo (1991, opera decima), titolo italiano stupidino di Tacones lejanos, e dunque Tacchi lontani, a riecheggiare i tamburi di Raoul Walsh, è un melodramma sirkiano elevato all’esponente, uno specchio della vita in cui si rifrangono Mildred PierceMammina caraFemmina folle, con Victoria Abril e Marisa Paredes figlia e madre da cui farsi finalmente amare e Miguel Bosé uno e trino (anche en travesti). Nel 1992, in un’intervista, Pedro dice: «Voglio passare di moda e diventare un classico». Ci è riuscito.

Autore

Giulio Sangiorgio

Dirige Film Tv, co-dirige I mille occhi di Trieste, programma cinema, festival, rassegne, insegna (alla Iulm), sviluppa (progetti di film di giovani registi, per Milano Film Network), e, soprattutto, sopporta. Sopporta tantissimo.

La forma del desiderio

locandina L'indiscreto fascino del peccato

L'indiscreto fascino del peccato

Grottesco - Spagna 1983 - durata 115’

Titolo originale: Entre tinieblas

Regia: Pedro Almodóvar

Con Cristina Sanchez Pascual, Julieta Serrano, Carmen Maura, Marisa Paredes

Al cinema: Uscita in Italia il 15/06/2023

in streaming: su Apple TV Google Play Movies Amazon Video Timvision

locandina Che ho fatto io per meritare questo?

Che ho fatto io per meritare questo?

Commedia - Spagna 1984 - durata 99’

Titolo originale: ¿Qué he hecho yo para merecer esto?

Regia: Pedro Almodóvar

Con Carmen Maura, Angel de Andrés López, Veronica Forqué, Kiti Manver

Al cinema: Uscita in Italia il 15/06/2023

in streaming: su Apple TV Google Play Movies Timvision

locandina La legge del desiderio

La legge del desiderio

Mélo - Spagna 1987 - durata 102’

Titolo originale: La ley del deseo

Regia: Pedro Almodóvar

Con Eusebio Poncela, Carmen Maura, Antonio Banderas, Bibí Andersen, Miguel Molina

Al cinema: Uscita in Italia il 15/06/2023

in streaming: su Apple TV Google Play Movies Timvision

locandina Donne sull'orlo di una crisi di nervi

Donne sull'orlo di una crisi di nervi

Commedia - Spagna 1988 - durata 90’

Titolo originale: Mujeres al borde de un ataque de nervios

Regia: Pedro Almodóvar

Con Carmen Maura, Rossy De Palma, Antonio Banderas, Maria Barranco, Julieta Serrano, Kiti Manver

Al cinema: Uscita in Italia il 15/06/2023

in streaming: su Now TV Sky Go Apple TV Google Play Movies Amazon Video Timvision

locandina Tacchi a spillo

Tacchi a spillo

Drammatico - Spagna 1991 - durata 113’

Titolo originale: Tacones lejanos

Regia: Pedro Almodóvar

Con Victoria Abril, Marisa Paredes, Miguel Bosé, Feodor Atkine

Al cinema: Uscita in Italia il 15/06/2023

in streaming: su Apple TV Google Play Movies Amazon Video Timvision