Tinto Brass ha compiuto 90 anni il 26 marzo 2023, gli abbiamo dedicato un ampio servizio (su Film Tv n. 13/2023). Alcuni dei suoi titoli migliori e rari sono su The Film Club.
Partiamo dalla chicca del mazzo, Io, Caligola (Minerva Classic), versione restaurata in 4K presentata nel 2022 al Torino Film Festival alla presenza del protagonista Malcolm McDowell. Opera controversa prodotta da Bob Guccione di “Penthouse” e non riconosciuta da Tinto Brass. L’ha girata lui, certo, ma non l’ha montata e per il regista il montaggio è fondamentale. Lo scrive nella sua autobiografia (Una passione libera, co-autrice Caterina Varzi, Marsilio, bellissima): «Ho girato 160 mila metri di pellicola dai quali sono stati estratti i 4.500 del montaggio finale, di cui non potevo perciò essere considerato responsabile». Brass lo dice perché in verità per Io, Caligola passò parecchi guai giudiziari, essendo il film inseguito dall’accusa di oscenità. Costò un sacco di soldi, ma Tinto lo girò «con lo stesso spirito e lo stesso piacere dei miei film prodotti a basso costo». Parliamo di un titolo molto interessante, subdolamente estremo forse, però testimonianza di un modo di pensare il cinema come oggetto di scandalo oggi non solo inesistente, ma impossibile per il cambio di mentalità. Non perdetelo.
Così come è imperdibile l’esordio a soggetto Chi lavora è perduto (RaroVideo), realizzato nel 1963 a Venezia (e quasi tutto in veneziano, vivaddio), un capolavoro di montaggio. Lascio ancora parlare lui: «È un’analisi critica del lavoro inteso come alienazione. Un inno alla creatività, un’opera autobiografica bizzarra, folle, allegramente disperata e rabbiosa che rispecchia i miei stati d’animo di quel momento». In verità nella storia di Bonifacio B. (B. sta per Brass), flâneur per piazze, calli e sotoporteghi, c’è molto del Tinto che verrà, dall’anticonformismo dei titoli immediatamente successivi allo sguardo sull’eros, per questo resta il suo film imprescindibile.
Oltre a Ça ira, il fiume della rivolta (RaroVideo) - «opera di montaggio che reputo anarchica, violenta e radicale» scrive l’autore che non nasconde una particolare predilezione per questo suo lavoro - trovate sulla piattaforma i due erotici più classici e più belli. La chiave, ovviamente (su TFC Premium), e Miranda (Minerva Classic), quest’ultimo mio guilty pleasure e credo anche di Tinto (ovviamente non è guilty, “colpevole”, per nessuno dei due, è giusto un modo di dire). Girato dopo il trionfo di La chiave, versione padana di La locandiera di Goldoni pensata ancora per Stefania Sandrelli («mi chiese una cifra spropositata... La mandai amichevolmente a cagare»), trova in Serena Grandi una protagonista formidabile che vive con quattro uomini diversi le sue avventure erotiche. Soprattutto esprime una sensualità felice, cosa inaudita nel cinema italiano di oggi ma equivocata anche alla sua uscita. Inizia da qui il rapporto difficile di Tinto con la critica e molte donne, ma intanto Miranda va gustato col Lambrusco, e amen se non piace a Natalia Aspesi.
Tinto Brass su The Film Club
Io, Caligola
Grottesco - Italia/USA 1979 - durata 124’
Titolo originale: Caligula
Regia: Tinto Brass
Con Malcolm McDowell, Teresa Ann Savoy, Helen Mirren, Peter O'Toole, John Gielgud, Giancarlo Badessi
in streaming: su Amazon Video
Chi lavora è perduto
Grottesco - Italia/Francia 1963 - durata 90’
Regia: Tinto Brass
Con Sady Rebbot, Pascale Audret, Tino Buazzelli, Franco Arcalli
Ça ira - Il fiume della rivolta
Documentario - Italia 1965 - durata 94’
Regia: Tinto Brass
Con Attori non professionisti
in streaming: su CineAutore Amazon Channel Amazon Video
La chiave
Erotico - Italia 1983 - durata 110’
Regia: Tinto Brass
Con Stefania Sandrelli, Frank Finlay, Maria Grazia Bon, Franco Branciaroli
in streaming: su Google Play Movies Rakuten TV Timvision
Miranda
Erotico - Italia 1985 - durata 96’
Regia: Tinto Brass
Con Serena Grandi, Andrea Occhipinti, Franco Interlenghi, Franco Branciaroli
in streaming: su Google Play Movies
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