Ogni anno si dice: sembra ieri che il Far East Film Festival di Udine, la manifestazione europea (e oltre) più importante tra quelle dedicate al cinema popolare proveniente dal lontano oriente, debuttava con la sua edizione zero incentrata esclusivamente sul cinema di Hong Kong e ospitata dal Ferroviario, che più che un cinematografo suona come un dopolavoro. Solo che non è più ieri già da un po’. Quell’edizione zero risale al 1998 e quest’anno – dal 21 al 29 aprile, in presenza ma anche online – si festeggiano le nozze d’argento tra il FEFF e i suoi fedeli sostenitori. Una 25esima edizione che si preannuncia non con l’argento vivo addosso, altrimenti la polizia dei brutti giochi di parole viene a trovarci, bensì ricca e variegata come mai prima.
Innanzitutto la versione in remoto del festival, sfruttabile da tutti gli appassionati impossibilitati a raggiungere Udine, nonché unica lezione positiva rimasta dall’esperienza COVID: anche quest’anno, con il supporto di MYmovies, il FEFF offre una preziosa e discretamente ricca selezione di titoli online per l’intera durata della manifestazione. I film che le case di distribuzione asiatiche hanno messo a disposizione per lo streaming sono 22: 17 fra quelli del concorso, uno scelto dal focus dedicato a Johnnie To e 4 scelti dalla retrospettiva A/B side VIBES. Greatest Hits From ‘80s & ‘90s.
Poi, a seguire, la solita impressionante batteria di film in concorso, che verranno votati e premiati dal pubblico presente in sala. A contendersi l’Audience Award saranno 42 film provenienti da Cina, Hong Kong, Indonesia, Giappone, Malesia, Mongolia, Filippine, Singapore, Corea del Sud, Taiwan e Thailandia. Se ci aggiungiamo i titoli scelti per le retrospettive, quest’anno il FEFF arriva a quota 78 film selezionati. Tra questi, probabilmente i due più attesi sono quelli che vedono protagonista il futuro destinatario del Leone d’oro alla carriera alla prossima Mostra del cinema di Venezia, Tony Leung Chiu-wai. L’attore, frequente collaboratore di Wong Kar-wai, sarà il mattatore di Where the Wind Blows, crime thriller storico ambientato durante la colonizzazione inglese di Hong Kong, e di Hidden Blade, storia di spie ambientata durante l’occupazione giapponese della Cina ai tempi della Seconda guerra mondiale.
Non solo film, però. Il Far East Film Festival si è sempre contraddistinto per la capacità di creare eventi a corollario delle proiezioni. In questa edizione, il FEFF esplorerà l’Asia contemporanea non solo attraverso l’evoluzione del suo cinema popolare, ma anche tramite il giornalismo d’attualità: Bambù non è solo il titolo di un nuovo podcast prodotto dal festival e da Chora Media con le firme di Giulia Pompili (Il Foglio) e Francesco Radicioni (Radio Radicale), ma è anche il nome degli incontri pomeridiani che vedranno i due giornalisti dialogare con altri colleghi, scrittori ed esperti sui temi più rilevanti e complessi dell’attualità asiatica. Poi ci saranno, come sempre, gli eventi culturali che animeranno il centro della città (su tutti: l’ormai celebre Far East Cosplay Contest, in programma lunedì 24 aprile). Senza dimenticare la sezione industry dedicata agli addetti ai lavori, che offre al mercato i migliori progetti con potenziale di coproduzione asiatico-europea, oltre a presentare i migliori titoli asiatici in fase di post-produzione che ambiscono a una distribuzione internazionale. Ciliegina sulla torta saranno le quattro imperdibili masterclass, spazi di approfondimento tenuti da altrettante gigantesche personalità del cinema asiatico: Johnnie To, Hiroki Ryuichi, Po Chih Leong e Jang Sun-woo.
La 25esima edizione del Far East Film Festival si svolgerà a Udine, presso il teatro Nuovo Giovanni da Udine e il cinema Visionario, dal 21 al 29 aprile. Per qualsiasi ulteriore informazione riguardante il programma, gli orari, le modalità di accredito, l’acquisto dei biglietti (e degli abbonamenti per le proiezioni online) e tutte le attività collaterali, vi rimandiamo alla pagina ufficiale del festival.
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