Riassunto della stagione 1
New York City, 1958. La fantastica signora Maisel del titolo (Rachel Brosnahan) si chiama ancora solo Miriam, detta Midge, ed è una giovane casalinga ebrea traboccante di energie (ahilei mal riposte) che vive nell’Upper West Side di Manhattan, una zona che suona estremamente ricca anche se non sapete bene dov’è.
È una figlia di papà (il professore di matematica alla Columbia University Tony Shalhoub) ed è sposata da quattro anni con Joel (Michael Zegen), figlio di un ricco imprenditore tessile (Kevin Pollak) e uomo bambino, irrisolto e orgoglioso, che non è mai maturato oltre i 17 anni. Nonostante i due figli piccoli, Midge e Joel si godono una vita sociale con i fiocchi fra i papaveri dell’alta borghesia di New York e una volta alla settimana hanno una loro personale routine di coppia: lui dismette il completo che indossa in ufficio, infila un dolcevita nero e tenta di sfondare nel circuito della stand-up comedy esibendosi al Gaslight Cafe per soddisfare un ego fragile; lei lo segue con entusiasmo in quel localaccio sotterraneo nella zona degli artisti, si appunta le parti del monologo in cui potrebbe migliorare e, in generale, è supportiva e condiscendente come da aspettative per una moglie altolocata del suo calibro.
Joel, purtroppo per tutti ma non per la serie, sul palco se la crede piuttosto torrida ma in realtà è abbastanza scarso. Non solo è abbastanza scarso, ma ruba gli sketch ad altri comici più celebri. Dopo una performance particolarmente pessima, Joel sceglie l’orgoglio – perché, sotto sotto, sa di essere un gradino più in basso (in tutto) rispetto a Midge – e smonta l’apparentemente idillio di coppia lasciando la moglie per la segretaria, Penny Pann. Midge si sbronza male, torna al Gaslight in camicia da notte e sale sul palco improvvisando un esilarante sproloquio spontaneo e intriso di volgarità, scaricando le sue miserie sul pubblico e dimostrando di avere un talento clamoroso per la stand-up, tanto che la direttrice di palco del Gaslight Susie Meyerson (Alex Borstein) decide seduta stante di voler diventare la sua manager. Dopo aver mostrato le tette sul palco, però, Midge finisce ammanettata nella stessa volante in cui è stato sbattuto il famigerato comico Lenny Bruce (Luke Kirby), anche lui arrestato per atti osceni.
Dopo essere uscita dal gabbio facendosi pagare la cauzione da Susie (e pagando lei stessa quella di Bruce), Midge viene incoraggiata dalla manager a prendere seriamente la stand-up. Ma c’è una vita borghese che tenta di risucchiare Miriam con la sua gravità, esercitata da entrambe le famiglie degli sposi intenzionate a rattoppare i pezzi di intonaco caduti dalla facciata. Midge giura che non salirà mai più sul palco, ma durante un’agitata riunione famigliare allargata scopre che il suo lussuoso appartamento è intestato al padre di Joel, Moishe, e che presto verrà sfrattata, venendo additata come la colpevole del matrimonio fallito. Migde torna al Gaslight e si esibisce ancora una volta improvvisando e spaccando, subendo un secondo arresto per linguaggio osceno.
Midge comincia a prenderci gusto e decide che vale la pena tentare la strada della comicità, anche perché presto dovrà trovarsi un’entrata per riuscire a campare. Affronta la sua udienza preliminare con un giudice che la tratta in maniera paternalistica e la obbliga a scusarsi pubblicamente per non finire in carcere senza passare dal via. Nel frattempo, Joel fa un pigro tentativo di tornare con lei senza dimostrare alcun pentimento e viene respinto con perdite.
Pochi giorni dopo, Midge è costretta a traslocare a casa dei genitori – causando un certo scompiglio anche a causa della sua vita notturna (e segreta) da comica – e scopre che, a pochi isolati di distanza, Joel ha acchittato un nido d’amore con la sua segretaria ricostruendo esattamente la loro vecchia vita, solo in compagnia di una donna cattolica più giovane di lei.
Cercando di dare fondamenta solide alla propria indipendenza, Midge trova lavoro come commessa al banco dei cosmetici di un lussuoso grande magazzino, mentre di notte continua a esibirsi. Arrivano anche le prime performance cannate e Susie cerca di rassicurare la propria assistita: è normale che qualche volta un pubblico sia meno ricettivo. Per recuperare la fiducia nei suoi talenti, Midge si esibisce (gratuitamente) a una festa privata organizzata dai colleghi. Una registrazione di questi set e della sua prima tirata al Gaslight finisce nelle mani di Virgil e Oz, coppia di nerd brufolosi che gestisce un negozio di dischi che è anche un informale archivio di tutte le incisioni comiche, ufficiali e non, che riescono a recuperare. I due adorano la comicità di Midge e progettano di vendere il disco intitolandolo Mrs. X at the Gaslight.
Qualche tempo dopo, in concomitanza con la fine del rapporto fra Joel e Penny, Midge ha l’occasione di aprire per Sophie Lennon (Jane Lynch), comica che va per la maggiore. Quando scopre che il suo personaggio sul palco – una casalinga sciatta, rozza e volgare – è una totale invenzione che in realtà nasconde una ricca e arrogante attrice teatrale laureata a Yale, Midge si inalbera e dedica alla collega ipocrita una performance al vetriolo che fa infuriare Harry Drake, il potentissimo agente di Lennon.
In occasione del compleanno del loro primogenito Ethan, Miriam e Joel sembrano pronti a riconciliarsi. Ma Joel incappa nel disco comico dell’ex moglie e, impazzito di invidia perché Midge si è dimostrata superiore in quello che lui pensava essere il suo talento (e che voleva fosse il suo sogno), si licenzia dal lavoro e decide di assistere a uno dei suoi spettacoli.
Nel frattempo, Drake è riuscito a far bandire Midge dalla maggior parte dei locali comici di New York, così Susie convince Bruce a esibirsi al Gaslight per attirare abbastanza persone e lanciare la carriera di Midge. La serata è un successo, ma Joel, presente e in disparte, è sconvolto da tutto il materiale che riguarda lui e il loro matrimonio. Un’ignara Midge conclude la sua nottata di gloria invitando il suo pubblico a chiamarla, d’ora in poi, Signora Maisel.
Riassunto della stagione 2
Joel lascia anche Penny, la quale si esibisce in una scenata clamorosa davanti a Midge nel centro commerciale in cui lavora, causandone la retrocessione a centralinista. Susie, intanto, viene rapita da due sgherri di Harry Drake, che vorrebbe punirla per la piazzata di Midge contro la sua cliente. Si risolve tutto per il meglio, ma la manager viene avvisata che la guerra è solo all’inizio.
Midge, dopo quanto è successo al compleanno di Ethan, contatta Joel in cerca di riconciliazione. I due finiscono a parlare della carriera comica della donna e Joel esige di non essere più fra gli argomenti dei suoi monologhi. Midge rifiuta categoricamente di rinunciare alla sua carriera. Anzi, la Sig.ra Maisel procede imperterrita nonostante i bastoni fra le ruote con cui i colleghi maschi si divertono a deragliare le sue esibizioni, trattandola con condiscendenza e costringendola a salire sul palco per ultima. Joel, intanto, torna a vivere con i genitori, comincia a interessarsi all’attività di famiglia e insiste nuovamente con Midge, cercando di convincerla nel peggiore dei modi, ovvero garantendole esattamente la vita di prima, quella da ricca casalinga al servizio del patriarca.
Come ogni anno, la famiglia di Miriam parte per i soliti due mesi di vacanza in un resort montano alle porte di New York, dove alloggia anche la famiglia di Joel al completo. Susie, irata perché la sua assistita ha deciso di mettere in pausa la sua non ancora avviata carriera, la segue di nascosto e si finge un membro dello staff del resort mentre cerca di organizzare alcune serata per Midge nei locali della zona. Nel frattempo, Miriam tenta di evitare gli insistenti tentativi dei suoi genitori di presentarla a scapoli interessati a una fedele giovenca con cui mettere su la perfetta famiglia ebrea altolocata.
Nonostante tutto, Midge accetta di cominciare a uscire con il medico Ben Ettenberg, a cui confessa molto presto la sua vocazione da comica. Durante un’esibizione in un hotel nella zona in cui la famiglia è in vacanza, però, Miriam nota fra il pubblico il padre. Finalmente è stata scoperta dalla persona il cui giudizio teme di più. Il padre, Abe, accetta malvolentieri di tenere nascosto il suo segreto anche perché ha altre gatte da pelare sul lavoro. Midge però non si nasconde: durante la celebrazione dello Yom Kippur, esattamente un anno dopo essere stata lasciata da Joel, annuncia all’intera famiglia la sua carriera da stand-up comedian e quindi scappa per esibirsi in un locale. La proposta che le fa Susie, dunque, non potrebbe arrivare in un momento migliore: la manager vuole incassare sulla crescente visibilità della sua assistita e suggerisce un piccolo tour della costa Est. Sulla carta il tour è un’ottima idea, ma finisce per trasformarsi in un Green Book al quadrato: gli anni ‘50 non sono un’epoca felicissima per le donne indipendenti, e Susie e Midge affrontano svariate difficoltà e discriminazioni. Quando, per essere pagata dal proprietario di un club, Midge deve affidarsi all’intervento di Joel, comincia a chiedersi se questa carriera valga davvero i sacrifici che sta facendo.
Arriva la prima comparsata televisiva per Midge, che Susie è riuscita a piazzare nel programma di una maratona per beneficienza. Purtroppo fra gli ospiti c’è anche una vendicativa Sophie Lennon, che oltre a usare la propria influenza per far piazzare Midge nel momento meno appetibile della scaletta, tenta anche di sottrarle i servigi di Susie proponendole di diventare la sua manager. Miriam, grazie al suo talento e alla sua perseveranza, aggira il primo ostacolo ma non può fare niente per impedire il secondo. Nel finale di stagione, tutte le tensioni accumulate rischiano di esplodere. Il medico Ben fa il passo più lungo della gamba e chiede a Abe il consenso per sposare la figlia.
Midge, nel frattempo, viene contattata dal celebre cantante nero Shy Baldwin, che vorrebbe assumerla per aprire i suoi concerti nell’ambito di un tour statunitense ed europeo della durata di sei mesi. La Sig.ra Maisel accetta con entusiasmo, nonostante la famiglia e la proposta di matrimonio incombente, ma dopo aver assistito a un monologo in tv di Lenny Bruce (intitolato All Alone, tutto solo), si rende conto che la sua decisione potrebbe aver segnato per sempre la sua vita, instradandola su un percorso di solitudine all’inseguimento del suo sogno. Abbattuta, Miriam contatta Joel – che nel frattempo sta pensando di cambiare vita lui stesso, aprendo un locale notturno con i soldi regalatigli dal padre – e gli chiede di passare la notte insieme, per poter stare ancora una volta, forse l’ultima, con qualcuno che la ama.
Riassunto della stagione 3
La prima tappa del tour di Shy Baldwin, che si è tenuta in una basa militare, è un discreto successo per Midge, anche se la donna deve sopportare il razzismo e il sessismo degli ospiti. Oltretutto, Susie trova il coraggio di confessarle di avere accettato la sua nemesi Sophie Lennon come cliente, facendola infuriare. Quantomeno, Midge ha trovato il modo di scaricare Ben. Intanto, Joel ha trovato un locale di Chinatown da affittare per aprire il suo night club, anche se scopre che in una stanza sul retro i padroni di casa ospitano una bisca clandestina. Qui conosce anche Mei Lin, ragazza cinese che si offre di aiutarlo a colmare il gap culturale e con la quale instaurerà una relazione romantica.
Nel frattempo, Abe è sempre più in crisi esistenziale e sta valutando di tornare ai suoi fasti giovanili, quando era un attivista radicale di sinistra: si presenta a uno spettacolo di Lenny Bruce per cercare di capire meglio l’arte della figlia e quando il comico viene arrestato per linguaggio osceno, Abe difende ad alta voce la libertà di parola e viene tradotto in cella insieme a Bruce.
Mentre Midge accetta gradualmente che Sophie Lennon sia una cliente di Susie, i suoi genitori perdono l’accesso al fondo fiduciario di cui era intestataria la madre rimanendo definitivamente senza entrate e Joel, con l’aiuto di Mei Lin, cerca di mediare meglio che può con la malavita cinese. Il tour di Shy e della Sig.ra Maisel prosegue con una data a Las Vegas, dove il set preparato da Midge viene accolto con più freddezza rispetto all’esibizione improvvisata che fa in un bar dopo lo spettacolo. Una volta aggiustato il suo monologo per venire incontro a un pubblico diverso da quello di New York, la serie di spettacoli a Las Vegas si conclude, professionalmente, nel migliore dei modi. Ma quando Joel va a trovarla, i due passano una serata alcolica e si risvegliano il mattino successivo scoprendo di essersi risposati. Altrettanto in fretta, i due ex sposi procedono a finalizzare un secondo divorzio. Il tour si sposta a Miami, dove Midge viene raggiunta dai genitori: la madre assiste per la prima volta a un suo spettacolo, mentre il padre scopre una nuova vocazione come giornalista. Il rapporto fra Miriam e Lenny Bruce, anch’egli momentaneamente in Florida, si approfondisce ma rimane platonico. Inoltre, Midge accetta di buon grado di mantenere segreta l’omosessualità di Shy.
Nel frattempo Susie, a cui il vizio per le scommesse sportive sta sfuggendo di mano, si impegna affinché Sophie riesca ad avere una chance come attrice di prosa: riesce a convincere un gruppo di investitori di Broadway a finanziare una rappresentazione del serissimo dramma svedese Miss Julie, ma a metà spettacolo Lennon va nel panico e, improvvisando, si affida al suo personaggio comico. Il giorno dopo le recensioni sono devastanti, lo spettacolo smonta e Sophie probabilmente ha perso il suo ultimo treno per diventare un’attrice seria, decidendo di farsi temporaneamente ricoverare in un istituto psichiatrico.
Nel finale di stagione finalmente viene inaugurato il locale notturno di Joel e uno sfortunato disguido tecnico viene magistralmente risolto dall’intervento della Sig.ra Maisel, che improvvisa un monologo per la gioia dei presenti. Il padre di Joel, nel frattempo, decide di vendere a Midge il suo vecchio appartamento usando il contratto del tour con Shy Baldwin come garanzia. Procede anche la nuova carriera da giornalista di Abe, che viene assunto dal Village Voice come critico teatrale. Infine, Midge ha la possibilità di realizzare un sogno: aprire per il concerto di Shy all’Apollo Theater, leggendario teatro newyorkese.
Midge, come accade spesso, dà il meglio di sé quando decide di improvvisare, lasciandosi anche andare ad alcune battute sull’effeminatezza di Shy. Il pubblico approva e il monologo è un successo, ma il severo manager del cantante (interpretato da Sterling K. Brown) decide di licenziare la Sig.ra Maisel appena prima di imbarcarsi sul volo che porta il tour in Europa, non potendo permettersi di mettere a rischio la carriera (e la vita) del suo cliente per colpa di una comica che non sa trattenersi.
Riassunto della stagione 4
Midge è incazzata come una biscia dopo essere stata umiliata e lasciata a casa, e sfoga la sua rabbia sul palco fomentata ancor più dal fatto che i giornali abbiano riportato la faccenda. Mentre attorno a lei c’è grossa agitazione – Susie progetta una truffa assicurativa per recuperare i soldi persi con le scommesse, mentre il successo dell’attività di Joel infastidisce i proprietari del locale – Midge riprende la sua scalata dal basso fra i locali newyorkesi, giurando a se stessa che non sarà mai più la scalda-pubblico di nessuno: la Sig.ra Maisel sarà sempre il numero principale di ogni spettacolo a cui parteciperà. Ma la sua parabola langue troppo per i suoi gusti, anche a causa del diffuso sessismo dell’ambiente, e Midge, stufa di essere messa in secondo piano in favore di comici maschi più scarsi di lei, una sera decide di rubare il palco a un collega prendendone in giro la performance, venendo poi cacciata e arrestata.
Susie paga la cauzione e le due finiscono dietro le quinte di un locale di burlesque, il Wolford. Fatalità, quella è l’ultima serata dell’annunciatore e Midge riesce a ottenere il lavoro. Non solo: Miriam si appassiona in fretta al Wolford e riesce a convincere il direttore di palcoscenico del locale a migliorare la qualità dello spettacolo offerto. Nel frattempo, Sophie si sente pronta a tornare in pista e chiede a Susie di fare di tutto per resuscitare la sua carriera. La manager riesce a strappare un’intervista in un talk show nazionale e Lennon conquista la simpatia del pubblico parlando con sincerità del crollo nervoso che ha avuto sul palco. Nel frattempo Midge, tornando a casa una notte, vede Lenny Bruce sul ciglio della strada, talmente ubriaco da aver perso i sensi. Lo carica sul taxi e se lo porta a casa, ma la mattina dopo Bruce se ne va senza troppe cerimonie né gratitudine, facendo infuriare Miriam.
Che però ha altri problemi a cui pensare: deve convincere il proprietario del Wolford ad alzarle lo stipendio, visto che da quando è arrivata lei gli incassi sono aumentati; e deve cercare di convincere un pestifero giornalista a smettere di accanirsi su di lei con le sue recensioni esageratamente acide, ma il pennivendolo si rifiuta adducendo come motivazione il fatto che la Sig.ra Maisel è un argomento ottimo per le vendite. Sophie, intanto, ha ottenuto un lavoro come presentatrice di un quiz televisivo e per dimostrare la sua gratitudine nei confronti di Susie decide di fare assumere Midge come scalda-pubblico prima delle registrazioni. Il pubblico in studio adora la Sig.ra Maisel provocando un accesso di gelosia in Sophie, che interrompe l’esibizione di Midge scatenando, fra le due comiche, un’improvvisata sfida all’ultima battuta.
Sopravvissuta allo scontro, Midge viene invitata a esibirsi a un evento per la campagna elettorale di John Fitzgerald Kennedy, ma le sue battute sui mariti fedifraghi indispettiscono Jackie Kennedy. Oltretutto, Miriam viene finalmente a sapere (per vie traverse) che la madre ha assistito a una sua esibizione in cui scherzava sulla famiglia. Per concludere una puntata densa di problemi famigliari, Joel confessa finalmente al padre di essere fidanzato con Mei Lin e il cuore di Moishe non regge alla notizia.
Qualche giorno dopo, Lenny raggiunge Midge al Wolford e si scusa per il suo comportamento, dicendole di averla raccomandata al manager del Copacabana come apertura per gli spettacoli di Tony Bennett. Midge, però, non è convinta. La conversazione è interrotta dall’arrivo della buoncostume che invade il locale per una retata. I due comici fuggono a malapena e una volta rifugiatisi nella camera d’albergo di Bruce finiscono a letto insieme. Dopo aver consumato, Midge nota una siringa nella valigia di Lenny, che la rassicura. Nel frattempo Moishe si è miracolosamente ripreso dal suo infarto e accetta il rapporto tra il figlio e Mei Lin, a patto che la ragazza si converta all’ebraismo prima di rendere pubblico il fidanzamento. La stagione si conclude il 4 febbraio del 1961, con l’epica performance di Lenny Bruce sul prestigioso palco del Carnegie Hall, per l’occasione tutto esaurito. Dopo lo spettacolo, Lenny rampogna Miriam per aver rifiutato, tra gli altri, il lavoro al Copacabana, invitandola a smettere di temere il fallimento e a cominciare a mettersi in gioco seriamente esibendosi a ogni occasione buona. La Sig.ra Maisel decide che il suo prossimo passo sarà quello di sfondare in televisione.
Sarebbe forse esagerato suggerire che La fantastica signora Maisel sia la cosa migliore capitata alla comicità stand-up dai tempi di Lenny Bruce. Però la serie scritta e ideata dalla magnifica grafomane Amy Sherman-Palladino – anche qua, come in Una mamma per amica, siamo a un ritmo di dialoghi che in confronto Aaron Sorkin è un secchio di camomilla – è, per il pubblico non statunitense, una finestra preziosissima su quella forma d’arte d’intrattenimento, fra le più significative del ‘900 americano.
Il merito va in parte a un cast clamoroso – Brosnahan e Kirby su tutti, ma anche il magnifico contorno offerto da Tony Shaloub, Kevin Pollack, Michael Zegen, Alex Borstein e Jane Lynch – e a un valore di produzione che rasenta l’eccellenza e che consente invenzioni stilistiche e di messa in scena che danno alla confezione una patina lussuosa; ma è soprattutto merito della penna e della passione di Sherman-Palladino, figlia di un comico (Don Sherman) e con in mente una missione ben chiara: rimettere in primo piano, seppur indirettamente, le carriere di quelle grandi comiche come Joan Rivers e Totie Fields che, agli albori della stand-up, hanno letteralmente sfidato qualsiasi convenzione sociale (e del mondo dello spettacolo) ricavandosi a viva forza un posto nella storia della comicità.
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La serie tv
La fantastica signora Maisel
Commedia - USA 2017 - durata 53’
Titolo originale: The Marvelous Mrs. Maisel
Creato da: Amy Sherman-Palladino
Con Rachel Brosnahan, Alex Borstein, Sam Skolnik, Jean Brassard, Nick Daly, Keith Buterbaugh
in streaming: su Amazon Prime Video Timvision
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