Due coppie, due microcosmi sentimentali, due differenti universi sociali che s’incontrano e si mettono in crisi, riscrivendosi l’un l’altro nel reciproco collidere: sulla carta Conversations with Friends, miniserie BBC Studios/Hulu/RTÉ tratta dal romanzo d’esordio di Sally Rooney Parlarne tra amici (il suo migliore, per chi scrive), potrebbe sembrare una versione raddoppiata, quasi un remake al quadrato, dell’acclamatissima Normal People.
Dagli sceneggiatori Alice Birch e Mark O’Halloran al regista Lenny Abrahamson (che stavolta si divide i 12 episodi con Leanne Welham: l’assenza di Hettie Macdonald si avverte e pesa, nelle scene erotiche soprattutto), dietro a questo secondo adattamento c’è infatti il medesimo «award winning team» della prima traduzione, dunque non sorprende che sia stato proprio il confronto con il suo precedente illustre a penalizzare Conversation with Friends alla sua uscita in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, dove la miniserie è stata liquidata in fretta e furia come una «versione sbiadita» di Normal People.
«È troppo lenta», «che fine ha fatto l’”irlandesità”?», «E la chimica, dov’è? Ma ve li ricordate Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal?!?» s’è perentoriamente tuonato da più parti, in un raffronto tanto ineludibile quanto, in fondo, approssimativo. Perché, pur muovendosi - anzi, torcendosi - nello stesso orizzonte di Normal People, quello incerto, frastagliato della generazione millennial che la giovane scrittrice irlandese ha (quasi sempre) cantato con acutezza ineguagliata, Conversations with Friends ribalta drasticamente la direzione dello sguardo, e si chiude anima e corpo dentro la sua protagonista, coniugando rigorosamente al singolare un coming of age in potenza, e sulla carta, quadripartito.
Così se nel romanzo - narrato in prima persona, sì, ma attentissimo a restituire parole e voci di tutti i personaggi - l’incontro dell’universitaria Frances e della coetanea Bobbi, amica amante e collega di slam poetry, con una coppia sposata borghese e à la page esplodeva in una pluralità d’impreviste traiettorie emotive, che eccedevano via via dai bordi del triangolo amoroso per ridefinire ciascuna parte in campo, nella miniserie la partita si gioca tutta attorno a Frances, sul contrasto tra il suo appeal di poetessa-bisessuale&comunista-con-sempre-il-libro-giusto-nella-borsa e la sua dolorosa difficoltà nel dare voce e forma ai sentimenti, procedendo giocoforza con il passo lento, oscillatorio di un percorso di formazione faticoso e accidentato.
La relazione pericolosa, insomma, non è quella clandestina tra Frances e Nick, ma quella ben più complicata di Frances con se stessa: uno spostamento di fuoco scivoloso - dalla conversazione al soliloquio, con l’appiattimento che inevitabilmente ne deriva... - eppure paradossalmente vitale, che tradisce il testo di partenza e lo riscrive, “liberato” della letterarietà, sopra al volto dell’esordiente Alison Oliver (che a Edgar-Jones ha davvero poco da invidiare...), nel suo corpo ancora una volta meravigliosamente normale, attraversato dal piacere o contratto dagli spasmi dell’endometriosi.
La serie tv
Conversations with Friends
Drammatico - USA, Gran Bretagna, Irlanda 2022 - durata 30’
Titolo originale: Conversations with Friends
Regia: Lenny Abrahamson
Con Alison Oliver, Patrick Joseph Byrnes, Sasha Lane, Alex Murphy, Lenny Abrahamson, Sallay Garnett
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