Di lei oggi si ricordano soprattutto le sue formidabili provocanti battute, eguagliata in questo da Zsa Zsa Gabor, ma in realtà Mae West fu la prima sex symbol: la prima diva a connotarsi in modo esplicitamente sessuale e volutamente scandoloso, causandole non pochi problemi con la censura. Questo spiega la sua capacità di penetrazione nell’immaginario degli artisti del suo tempo: Salvador Dalì dipinse un quadro su di lei - il Viso di Mae West utilizzabile come appartamento surrealista - , e i Beatles dovettero lottare per avere la sua immagine insieme a quella di tanti altri personaggi storici sulla celebre copertina del disco Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band.
Il talento di Mae fu chiaro sin dall’inizio: a 7 anni già intratteneva il pubblico e a 14 inizio la sua carriera professionale nel vaudeville, mentre nel 1911 fece la sua prima apparizione in uno show di Broadway. Nel 1926 ebbe uno show tutto suo in una commedia dal titolo esplicito - Sex - da lei stessa scritta e prodotta. Al cinema arrivò tardi, nel 1932, quando fu ingaggiata dalla Paramount per la parte di co-protagonista in Night After Night, che accettò alla condizione di poter scrivere le sue stesse battute. Un fatto che lei riteneva determinante: nel 1950 Billy Wilder le propose la parte in Viale del tramonto (parte che poi sarebbe andata a Gloria Swanson) ma il regista e l’attrice non si misero d’accordo proprio perché lui non si piego alle sue richieste di riscrivere la sceneggiatura.
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