Si consolida la via italiana al mafia movie grottesco, già sperimentata quest’anno in tv con Bang Bang Baby e su grande schermo (per ora solo ai festival) con Il maledetto di Giulio Base. Minimo comun denominatore l’eccesso, le trovate esagerate (come ormai noto, in The Bad Guy va in frantumi addirittura il ponte sullo Stretto di Messina) ma se Base rinuncia alla componente “comedy” per investire il suo protagonista Nicola Nocella, Macbeth della quarta mafia, di una tragicità espansa, The Bad Guy ha come autori un po’ di esponenti della generazione Boris per cui si procede di irriverenza comica nei confronti dei codici del genere.

locandina
The Bad Guy (2022) locandina

E va detto che la formula a questo giro funziona, grazie a un ottimo cast e a una messa in scena pop che a volte colma certe esagerate richieste (allo spettatore) di sospensione dell’incredulità. Nino Scotellaro (Luigi Lo Cascio) è un magistrato antimafia incastrato dai suoi nemici, fatto passare per colluso, arrestato anche dalla sorella Leonarda carabiniere scelto (poi maresciallo), “disperso” e ritornato con un’altra faccia (più o meno) per stringere una scellerata alleanza con il “pentito” Tracina (Vincenzo Pirrotta, il regista di Spaccaossa, formidabile) per eliminare finalmente il boss dei boss Suro. Solo che c’è qualche terzo incomodo, tra cui l’ex moglie di Nino, l’avvocato Claudia Pandolfi, in crisi per non essere riuscita a dimostrare l’innocenza dell’amato. È lei a difendere il luogotenente di Suro Fabrizio Ferracane (bravissimo come al solito) custode di molti segreti e che ha visto la luce.

Luigi Lo Cascio
The Bad Guy (2022) Luigi Lo Cascio

Ebbene, si rinnova la collaborazione tra il produttore Nicola Giuliano e i due registi Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, già squadra ai tempi di Bentornato Presidente!, mentre si aggiungono in sceneggiatura Ludovica Rampoldi e Davide Serino che hanno scritto, insieme a Marco Bellocchio e Stefano Bises, pure Esterno notte. Parecchie teste pensanti e molta carne al fuoco, sei puntate che rimandano, nel finale, a una possibile seconda stagione, possibilità che personalmente eviterei perché il tono stesso dell’operazione, l’eccesso, è bello se dura poco. Qui, comunque, il team porta a casa il risultato anche per l’idea, abbastanza geniale, del parco acquatico siciliano come teatro di gran parte dell’azione mafiosa. Ribattezzato WoWterworld, è una specie di Marineland (Cap d’Antibes, quello di Un sapore di ruggine e ossa) perfetto per smaltire la lupara bianca: i cadaveri li butti alle orche e chi ci pensa più? Il filone è storicamente anche musicale (nel senso che la visione pop ha bisogno delle sue canzoni) e The Bad Guy non fa eccezione, tanto da trasformare Se telefonando (musica di Ennio Morricone) in un pezzo diegetico con una sua rilevanza. Infine è da sottolineare, su tutte, la prova di Selene Caramazza. Palermitana come Lo Cascio, partecipa mi sembra attivamente alla rielaborazione della lingua (tanto dialetto sottotitolato alla bisogna) e dimostra di avere il perfetto fisico per il ruolo action della carabiniera scelta.

Autore

Mauro Gervasini

Firma storica di Film Tv, che ha diretto dal 2013 al 2017, è consulente selezionatore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e insegna Forme e linguaggi del cinema di genere all'Università degli studi dell'Insubria. Autore di Cuore e acciaio - Le arti marziali al cinema (2019) e della prima monografia italiana dedicata al polar (Cinema poliziesco francese, 2003), ha pubblicato vari saggi in libri collettivi, in particolare su cinema francese e di genere.

La serie tv

locandina The Bad Guy

The Bad Guy

Poliziesco - Italia 2022 - durata 50’

Titolo originale: The Bad Guy

Creato da: Ludovica Rampoldi

Con Dario Veca, Luigi Lo Cascio, Claudia Pandolfi, Olivia Castanho, Selene Caramazza, Stefano Accorsi

in streaming: su Amazon Prime Video