Il Trieste Science + Fiction Festival omaggia quest’anno l’illustratore britannico Graham Humphreys, autore di alcune delle più belle e innovative locandine dedicate al cinema fantastico, tra cui quelle celebri delle edizioni Arrow Video.

È lui l’autore del manifesto del festival e gli chiediamo a cosa si sia ispirato per il concept. «Doveva essere soprattutto un omaggio ai 100 anni della fantascienza. Ho cercato di identificare le componenti chiave del genere cinematografico (viaggi nello spazio, distopia ecologica, robot, panico nucleare, mutazione etc.) mescolando riferimenti, alcuni dei quali sono riconoscibili mentre altri più astratti. Ho messo a fuoco l’immagine, quindi ho costruito tutto attorno alla figura centrale, cercando di incarnare l’essenza della “fantascienza”. Era importante mantenere i colori brillanti e psichedelici, per suggerire uno spettro allucinogeno e interdimensionale. Un razzo e due lune formano il numero “100”».

Lei è celebre soprattutto per le locandine di film horror. È più difficile disegnare la fantascienza?

Domanda interessante. La risposta è sì perché la fantascienza spesso coinvolge tecnologia e architettura difficili da elaborare. Sebbene ammiri il disegno tecnico, preferisco le immagini viscerali e organiche.

Molte sue illustrazioni sono corali, le preferisce alla figura singola?
Dipende più dalla preferenza del committente che dalla mia. Nella terminologia degli illustratori c’è una tipologia, quella del “James Bond poster”, usata per descrivere un’immagine con più elementi nella quale sono specializzato. Ho scoperto che i committenti tendono a preferire questo approccio multiplo... è più lavoro per me, ma offre di più allo spettatore.

Le capita spesso di confrontarsi con i registi dei film di cui deve disegnare le locandine?
Raramente, il mio confronto è soprattutto con i distributori, che hanno esigenze di immediatezza commerciale delle immagini e del messaggio spesso differenti da quel che vorrebbero invece trasmettere i cineasti. Quando comunque mi è capitato di solito era nella fase di pre-produzione, non a film terminato.

Ho sotto gli occhi alcuni dei suoi magnifici artwork, il mio preferito è quello di Un lupo mannaro americano a Londra, posso chiederle quali preferisce lei?
La serie degli horror gotici della Hammer, con le performance degli attori da cui sono più attratto, la combinazione di Christopher Lee e Peter Cushing mi entusiasma sempre, anche nel disegno.

Per il mercato britannico ha illustrato anche manifesti di titoli italiani, come Phenomena e Demoni. Conosce il lavoro di Enzo Sciotti e Renato Casaro?
Certo. Seguo dei forum su Facebook dove vengono mostrate e discusse le loro locandine e ho parecchi libri con i loro poster. Mi piace essere ispirato dal talento degli altri, dei maestri del disegno, credo che il mio lavoro si sia affinato anche confrontandomi con stili e visioni differenti. Però mi piace sperimentare (spero senza alcuna indulgenza). E mi piace pensare al mio lavoro come alla sommatoria di “parti culturali”, un po’ come il corpo umano.


Trieste Science+Fiction 2022
Il programma

22ª edizione del Trieste Science+Fiction Festival, il principale evento italiano dedicato alla fantascienza, dal 1° al 6 novembre 2022.

Prima grande novità il cambio di direzione artistica, da quest’anno affidata al britannico Alan Jones già al timone del London FrightFest Film Festival. Oltre 50 film in programma, molti dei quali in anteprima internazionale o nazionale, per un viaggio unico «ai confini del multiverso», come spiega Jones.

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Immagine tratta dal film The Deal di Orsi Nagypál


Tra le proposte The Breach di Rodrigo Gudiño prodotto da Slash, leggendario chitarrista dei Guns N’ Roses, sul misterioso caso di un corpo mutilato finito sulle rive di un fiume; l’hongkonghese Warriors of Future di Yuen Fai Ng, spettacolare action fantascientifico ambientato nell’anno 2055, quando un meteorite porta sulla Terra una forma di vita vegetale aliena e ostile; il coreano Alienoid di Choi Dong-hoon, che sarà distribuito in Italia da Minerva Pictures: altro fanta action con alieni, arti marziali, viaggi nel tempo; dall’Inghilterra The Impact di Chris Jones sugli ultimi minuti dell’umanità (i 97’ del film...) prima dell’impatto con un asteroide. Batte bandiera statunitense il distopico della selezione, The Deal di Orsi Nagypál, storia di un futuro devastato dalla pandemia dove le transizioni commerciali si fanno con il solo “bene” rimasto: la vita. Due anteprime dall’Argentina: To Exist di Gabriel Grieco, incontri ravvicinati in una valle dove si vocifera di reali avvistamenti di UFO, e Pussycake di Pablo Parés, storia dello scontro finale tra una band rock punk tutta al femminile e un gruppo di mostri intergalattici (!). Il premio Asteroide alla carriera sarà quest’anno assegnato al cineasta britannico Neil Marshall (Dog Soldier, The Descent) che presenterà il nuovo film The Lair, da lui definito come «La cosa che incontra Quella sporca dozzina». A chiudere la kermesse il penultimo film di Quentin Dupieux (ancora inedito in Italia), Incroyable mais vrai.

Info e programma completo

Autore

Mauro Gervasini

Firma storica di Film Tv, che ha diretto dal 2013 al 2017, è consulente selezionatore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e insegna Forme e linguaggi del cinema di genere all'Università degli studi dell'Insubria. Autore di Cuore e acciaio - Le arti marziali al cinema (2019) e della prima monografia italiana dedicata al polar (Cinema poliziesco francese, 2003), ha pubblicato vari saggi in libri collettivi, in particolare su cinema francese e di genere.