Martedì 6 settembre
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, diario di bordo, giorno 7

Re e regine del red carpet. Presentato fuori concorso Dead for a Dollar di Walter Hill, il ritorno al western di un grande, grandissimo regista, un cinema di cui si è perso lo stampo salvo eccezioni come questa. Cast meraviglioso, da Rachel Brosnahan a Willem Dafoe, da Christoph Waltz a Benjamin Bratt (il cattivissimo messicano Tiberio Vargas: l’attore, californiano, è di origine peruviana, per questo parla perfettamente spagnolo).

A contendersi il Leone d’oro invece l’atteso Il signore delle formiche di Gianni Amelio, sul caso Braibanti, con il giovane Leonardo Maltese nei panni di Ettore, il ragazzo (maggiorenne) che l’intellettuale avrebbe plagiato, Elio Germano in quelli di un caparbio giornalista dell’Unità in cerca di verità, Sara Serraiocco attivista radicale e Luigi Lo Cascio ottimo protagonista (candidato naturale alla Coppa Volpi, certo la concorrenza è notevole...).

In concorso anche The Eternal Daughter di Joanna Hogg con la divina Tilda Swinton, accompagnata sul tappeto rosso dal coprotagonista Joseph Mydell e ovviamente dalla regista. Forse è stato quello di Tilda il look più originale della giornate, lei proiettata in un immaginario alla Ziggy Stardust. Sul carpet anche il ritorno di Penelope Cruz questa volta nella doppia veste di attrice e produttrice del film spagnolo En los márgenes (On the Fringe) opera prima di Juan Diego Botto presentata in Orizzonti. Presenti alla proiezione la presidente della giuria Julianne Moore e Amanda Lear.


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Autore

Mauro Gervasini

Firma storica di Film Tv, che ha diretto dal 2013 al 2017, è consulente selezionatore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e insegna Forme e linguaggi del cinema di genere all'Università degli studi dell'Insubria. Autore di Cuore e acciaio - Le arti marziali al cinema (2019) e della prima monografia italiana dedicata al polar (Cinema poliziesco francese, 2003), ha pubblicato vari saggi in libri collettivi, in particolare su cinema francese e di genere.