Dietro l’acronimo WICIP (Women Italian Cinema - An Inclusive Project) c’è il primo progetto internazionale di promozione del cinema italiano scritto diretto e prodotto da donne in modalità accessibile. Un programma ambizioso con due parole chiave - “donne” e “accessibilità” -, progettato da Federico Spoletti e da Angela Prudenzi, direttrice artistica che ha sviluppato l’iniziativa per la società L’Age d’Or, che si occupa anche di produzione.
Cinque i film scelti per promuovere il cinema femminile all’estero: due film a soggetto, La ragazza ha volato di Wilma Labate e Le sorelle Macaluso di Emma Dante; due documentari, Faith di Valentina Pedicini e Corpo a corpo di Maria Iovine; un cortometraggio, Being My Mum di Jasmine Trinca.
I cinque titoli vengono proiettati all’interno di festival, rassegne ed eventi speciali organizzati in varie città del mondo, da Londra a New York, da San Paolo a Melbourne e Sidney, dove si terranno inoltre incontri con le autrici e le interpreti, occasioni preziose per coinvolgere in tavole rotonde e conferenze anche le cineaste locali, in modo che sia diretto e proficuo lo scambio di idee e il confronto tra le esperienze.
A questo si aggiunge l’attenzione e l’impegno per il tema dell’accessibilità, grazie all’esperto Federico Spoletti, responsabile di Sub-Ti Access, società di sottotitolazione molto attiva in tanti festival e che dal 2010 si occupa di accessibilità culturale per i media, con particolare riferimento al cinema, al teatro, alla tv e ai contenuti museali. Di cosa stiamo parlando?
Lo scorso 28 giugno sono scaduti i termini per recepire, a livello di legislazione nazionale, la direttiva europea che sancisce l’obbligatorietà dell’accessibilità dei prodotti audiovisivi per persone sordocieche e ipovedenti o ipoudenti. In particolare queste ultime sono in crescita nell’Unione Europea, circa 70 milioni gli ipoudenti secondo le ultime stime, da qui la necessità di incrementare, ma in generale soprattutto implementare, non solo la sottotitolazione delle opere di fiction, televisive e cinematografiche, ma anche le audiodescrizioni.
L’Italia, piuttosto indietro rispetto ad altri paesi (in Gran Bretagna l’indice delle opere audiodescritte oscilla già tra il 30 e il 40%), ha tre anni di tempo per adeguarsi definitivamente alla direttiva, e il progetto WICIP prosegue nella sensibilizzazione sul tema. Tra l’altro l’audiodescrizione comincia a essere utilizzata in modo massiccio anche dai normodotati soprattutto nelle visioni domestiche, durante le quali è facile distrarsi. Per cui: segui una serie tv con l’audiodescrizione e nel frattempo navighi su Instagram o cucini.
I cinque film dell’iniziativa saranno accessibili ai disabili sensoriali, avranno cioè sottotitoli per i sordi e audiodescrizione per ciechi e ipovedenti, che potranno partecipare alle proiezioni ascoltando l’audiocommento dal proprio smartphone. Le lingue dei sottotitoli e delle audiodescrizioni sono l’inglese, il francese, lo spagnolo, il portoghese e lo slovacco, per una partnership tra WICIP e il Festival di Bratislava, che si svolge dal 10 al 16 ottobre. WICIP ha il supporto del MIC, Ministero della cultura italiano.
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Progetti per il cinema: libero accesso
Alla scoperta di WICIP, un innovativo progetto nostrano che promuove il cinema italiano realizzato da donne con attenzione al tema dell’accessibilità.
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