Forse non credete all’esistenza del diavolo o del delitto perfetto, ma approfondendo la crisi degli oppioidi negli Stati Uniti potreste vacillare: negli anni 90 la Purdue Pharma brevetta l’OxyContin, un potente antidolorifico a base di ossicodone, sorta di equivalente della morfina, ma a differenza di prodotti simili concorrenti riesce a farselo approvare dalla FDA (l’organismo federale di controllo dei farmaci) come sostanzialmente «non assuefacente». È falso: la dipendenza da OxyContin, anzi, è simile a quella da eroina, ma forte della dicitura ufficiale la Purdue lancia una campagna iper aggressiva che da un lato mira a modificare la percezione pubblica del dolore e dall’altro a incentivare tra medici e ospedali la prescrizione del farmaco anche per disturbi relativamente lievi.
E quali territori migliori, per cominciare, se non le zone operaie degli Stati Uniti centrali, i monti Appalachi e la Rust Belt dell’industria metalmeccanica in rapido disarmo, che pullulano di uomini e donne affetti da dolori cronici causati da lavori usuranti, i quali non possono permettersi nemmeno un giorno di malattia a causa di crisi economica e disoccupazione dilagante? Un’America generalmente povera e tendenzialmente considerata “irrilevante” anche da politici e media, che infatti ci metteranno ben più di un decennio a occuparsi di un’epidemia di tossicodipendenza che velocemente si diffonde inarrestabile e trasversale per età, genere, occupazione, sgretolando comunità già infragilite e moltiplicando esponenzialmente morti per overdose, povertà e criminalità.
Danny Strong, ex giovane attore (Buffy l’ammazzavampiri, Una mamma per amica) da una quindicina d’anni specializzato in sceneggiature di impegno civile tratte da storie vere (Recount, Game Change, The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca), decide di ripercorrere la vicenda attraverso un andirivieni temporale che, se inizialmente può disorientare, dà infine la misura di un affare intricato, complesso e soprattutto imponente, che si propaga e ramifica come, appunto, un’epidemia.
Sceglie gruppi di protagonisti esemplari che si muovono in parallelo - la giovane minatrice infortunata sul lavoro, il medico di provincia animato dalle migliori intenzioni, il rampante rappresentante lentamente divorato dai rimorsi, l’agente della DEA e i procuratori distrettuali che cercano giustizia sbattendo continuamente contro vicoli ciechi di collusione, e naturalmente il mefistofelico artefice dell’operazione, il presidente di Purdue Richard Sackler -, tutti interpretati da attori praticamente perfetti (su cui svetta Michael Keaton, in zona Il caso Spotlight ma con un personaggio molto più contraddittorio); e intreccia così anche diversi generi narrativi, dal procedurale investigativo al thriller giudiziario al dramma sociale. La metafora è limpida, magari pure didascalica, ma non per questo meno dura: a essere dopato è l’intero sistema, un capitalismo la cui compulsiva dipendenza da utili sempre più iperbolici si consuma nell’inesorabile condanna del 99% di noi.
Pubblicato su Film Tv n° 01/2022
La serie
Dopesick
Drammatico - USA 2021 - durata 63’
Titolo originale: Dopesick
Creato da: Danny Strong
Con Michael Keaton, Peter Sarsgaard, Mike Stanley, Lynne Ashe, Dan Matteucci, Trevor Long
in streaming: su Disney Plus
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