John Cazale | FilmTV.it

Una dietro l’altra. In inglese lo chiamano chain-smoking: praticamente è quando accendi una sigaretta con il mozzicone dell’altra. Praticamente se sei sveglio, stai fumando. Faceva così John Cazale: una dietro l’altra. Poi un giorno nella primavera del 1977 ebbe un malore alle prove di uno spettacolo teatrale, una versione dell’Agammenone di Eschilo. Fu così che apprese che era vero che il fumo fa male. Malissimo. Glielo confermò il medico cui era andato accompagnato da una sua collega che al tempo era anche la sua fidanzata: Meryl Streep.

John Cazale aveva 41 anni, aveva una carriera bellissima, aveva una storia d’amore eccezionale appena iniziata, aveva un cancro. E pochi mesi di vita.

Per Al Pacino era il suo “fratellone”, De Niro fece per lui azioni determinanti (ne parleremo poi), ma John Cazale non era il tipico italo-americano nato e cresciuto a Manhattan o nel Bronx. Il padre, era sì di origini italiane (genovesi, e in realtà il cognome originale era Casale), ma la madre era di sangue irlandese e John non nacque a New York, ma a Revere, vicino a Boston. A New York arrivò dopo aver studiato arti drammatiche alla Boston University, per cercare di fare l’attore a teatro. Alternando vari lavoretti - tassista, fattorino, fotografo - alle prime piccole parti nel circuito off-Broadway, ottenne una parte in Line, una produzione teatrale dove recitava anche Richard Dreyfuss. Fu lì che Coppola lo vide e decise che di scritturarlo per la parte di Fredo in Il Padrino.

Cinque colpi soli, ma tutti a segno

Quello che successe da lì in poi alla sua carriera fu una cosa impareggiabile: dal 1972, quando uscì Il Padrino, destinato a vincere l’Oscar per il miglior film, John Cazale prese parte in tutto ad altri quattro film: Il padrino parte II (ovviamente, mentre nel Padrino parte III è citato nel cast solo per la sua presenza di materiali d’archivo), La conversazione, Quel pomeriggio di un giorno da cani e Il cacciatore. Tutti film nominati agli Oscar, con un altro vincitore, l’ultimo. Che lui non arrivò a vedere, visto che morì prima che arrivasse nelle sale.

La storia di come Cazale arrivò a recitare nel film merita un approfondimento: De Niro - scritturato per la parte principale - suggerì Meryl Streep per la parte di Linda, la sua fidanzata nel film. La Streep era ancora sconosciuta, aveva 29 anni: quella sarebbe stata la sua prima vera parte, se si esclude una piccola parte nel film Giulia (1977). Tuttavia la parte non le interessava un granché: pensava che il personaggio fosse debole. Ma accettò per restare a fianco di John, che era già malato e terminale. Solo Cimino era al corrente della condizione di John Cazale e organizzò tutto per girare per prime le prime scene che lo vedevano coinvolto. Ma quando la produzione venne a sapere come stavano le cose si mise di mezzo: era troppo rischioso. Cazale andava sostituito. A quel punto però Meryl Streep e Robert De Niro misero la sua presenza come condizione alla loro. E poiché Cazale non era assicurabile, De Niro decise che avrebbe pagato di tasca sua l’assicurazione dell’‘amico pur di averlo sul set.
Il film venne girato: quando l’8 dicembre 1978 debuttò in due cinema - uno a New York, uno a Los Angeles - John Cazale era già morto da mesi, senza aver mai potuto vedere il montaggio.