“Una cosa che Gary Oldman fa è fidarsi di te, del tuo essere uno spettatore adulto. Lui sa che non ha bisogno di sciorinare tutto il campionario, ogni volta. Ha il coraggio che è proprio degli attori di grande esperienza e che offrono dei frammenti, delle parti che lo spettatore può ricomporre da sé. Sono particolarmente impressionato dal suo linguaggio corporeo minimale. Basta guardare cosa è in grado di fare quando è di spalle alla macchina da presa.”
Sono parole di Thomas Alfredson che nel 2017 ha diretto Gary Oldman in La talpa, tratto dal romanzo di Le Carré: un ruolo forse atipico per l’attore britannico che aveva iniziato la sua carriera cinematografica fragorosamente, interpretando la star degli eccessi autodistruttivi Sid Vicious, dei Sex Pistols, in Sid e Nancy, di Alex Cox.
Dal teatro al cinema
Era il 1986 e Oldman non era arrivato lì per caso. Non era stato scelto da un casting di modelli e sebbene all’inizio della sua vita avesse pensato che la musica poteva essere la sua strada, fulminato a soli tredici anni dalla recitazione di Malcol McDowell in Luna Arrabbiata, aveva deciso che recitare era la sua vera vocazione. Aveva perciò intrapreso un percorso di formazione classico e rigoroso, studiando al Rose Bruford College of Speech and Drama e diplomandosi con lode nel 1979. Da lì era iniziata un’intensa attività teatrale: fu il primo del suo anno a trovare ingaggi professionali. Un risultato - disse lui - ottenuto non grazie all’essere il più talentuoso, ma a diligenza e applicazione. Così quando arrivò al cinema faticò ad accettare la sua nuova occupazione: vedeva il teatro come qualcosa di superiore. Ma il suo agente fece su di lui molte pressioni e certo anche le prospettive di guadagno fecero la loro parte. Sid e Nancy rappresentò l’inizio di una carriera sensazionale. E nonostante lui non avesse interesse o simpatia per il movimento punk e per tutto quello che aveva rappresentato per i giovani della sua generazione, la sua interpretazione fu notata in tutto il mondo. Persino John Lydon, dei Sex Pistols, che ebbe molto da dire sul film, dovette riconoscere che Oldman era un “bloody good actor”. E il suo nome comincio a comparire nelle classifiche delle migliori performance.
Il front man del Brit Pack
Nel giro di poco tempo divenne il nome di punta del gruppo di attori della sua generazione: una lista di nomi pregevoli che andavano emergendo e che contava su attori come Tim Roth (suo compagno in Rosencrantz e Guildenstern sono morti del 1990), Daniel Day-Lewis, Colin Firth, Rupert Everett. Il Brit Pack, come li definirono, in contrapposizione al Brat Pack (che invece contava su attori americani di quella stessa generazione).
Già però dalla fine degli anni ‘80, quindi a pochi anni dal suo esordio sul grande schermo, Gary Oldman arrivò a Hollywood, che lo accolse a braccia aperte, approfittando delle sue doti camaleontiche per assegnarli una varietà di ruoli. Perché se nella maturità apprezziamo le doti decantate da Thomas Alfredson, nella prima parte della sua carriera Oldman fece davvero i fuochi d’artificio, venendo spesso utilizzato per interpretare personaggi estremi e oscuri, dall’omicida di Kennedy - Lee Harvey Oswald - in JFK - Un caso ancora aperto (1991), al barocco e romantico conte Vlad, davvero memorabile, in Dracula di Bram Stoker (1992), al Beethoven di Amata immortale (1994).
Dopo questa infilata di personaggi - cui aggiungiamo anche il reverendo fedifrago in La lettera scarlatta (1995), il crudele Zorg di Il quinto elemento (1997) e il terrorista russo a bordo dell’Air Force One (1997), Oldman si concesse un ritorno a casa e una diversione: la regia. Forse per sfuggire ai molti, troppi ruoli da villain che Hollywood gli stava dando, sicuramente anche per fuggire dall’alcolismo - al quale aveva dato un taglio proprio nel 1997, diventando da allora astemio - fatto sta che il film da lui diretto in Gran Bretagna, Niente per bocca (1997), venne da molti considerato un meraviglioso esordio, rimasto purtroppo sin qui senza seguito (anche se si parla da tempo di un biopic da lui scritto e diretto e dedicato al grande pioniere della fotografia Eadweard Muybridge che dovrebbe prima o poi vedere la luce).
Gli anni Duemila e i blockbuster
Dopo una breve pausa europea il ritorno agli USA (e alla recitazione) è stato comunque pressoché immediato. E molto impegnato. Sin dai primi anni Duemila Oldman è stato infatti arruolato in ben due saghe: da una parte quella di Harry Potter, dove - nei panni di Sirius Black - è apparso a partire dal terzo film della serie, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004); dall’altra quella di Batman e in particolare nella trilogia nolaniana, dove interpreta il commissario della polizia di Gotham City James Gordman. Naturalmente - e per fortuna - è rimasto spazio per altro: su tutti vanno citati in particolare tre film nei quali è protagonista che rappresentano decisamente la svolta della maturità: il già citato La talpa; L’ora più buia, dove interpreta Winston Churchill, e Mank, di David Fincher, dove veste i panni di Herman J. Mankiewicz, lo sceneggiatore di Quarto Potere.
In tutti e tre i casi si è trattato di interpretazioni gigantesche. Tutte e tre gli hanno fruttato una nomination agli Oscar come miglior attore protagonista e quella per L’ora più buia l’ha portato alla vittoria.
Gary Oldman: attore per attori
Non c’è da stupirsi di questo crescendo. In realtà da sempre registi e attori collocano Gary Oldman tra i migliori attori viventi. Nonostante forse per il grande pubblico il suo nome non sia il primo che viene in mente quando si parla di grandi attori (complice anche un suo antidivismo che lo ha sempre tenuto alla larga dal jet-set hollywoodiano nonostante ne avesse pieno titolo), la sua reputazione nel mondo professionale è sempre stata altissima. E se John Hurt ha dichiarato di ritenerlo parte di un lignaggio britannico che comprende Laurence Olivier, Cary Grant e Richard Burton, i critici lo hanno sempre adorato, a partire da Rogert Ebert - il celebre critico del Chicago Sun-Times - che scrisse “Gary Oldman è capace di reinventarsi ogni volta” passando per Gene Siskel, del Chicago Tribune, che lo ha nominato tra i suoi favoriti e arrivando a Peter Travers, di Rolling Stone, che lo ha dichiarato semplicemente “uno dei migliori attori del pianeta”.
Lo stesso vale per colleghi e registi: Besson dichiarò di adorarlo, Tony Scott disse che era un genio e anche Cronenberg, che tuttavia non lo ha mai diretto, lo elogiò per la sua prestazione nella trilogia di Nolan su Batman. La lista poi dei colleghi che lo stimano e che lo considerano come un punto di riferimento è poi smisurata: si va da quelli che hanno lavorato con lui come Christian Bale e Daniel Radcliffe ai suoi coetanei e conterranei come Ralph Fiennes e Daniel Day-Lewis, sino ad attori più giovani - Jessica Chastain, Jennifer Lawrence, Joseph Gordon-Levitt o Chris Pine - che lo annoverano senza dubbio tra i loro favoriti.
Prima che ricevesse l’Oscar per la prestazione sontuosa offerta nell’Ora più buia erano in molti a dire che era il più grande attore a non aver mai ricevuto l’Oscar. Da quando ha ricevuto anche lui il premio, c’è solo da sperare che la cosa possa ripetersi: al di là del riconoscimento, ciò vorrebbe almeno dire che ci ha regalato altre interpretazioni memorabili.
Infatti Oldman - che di recente ha preso parte alla serie tv Slow Horses che è stata da poco distribuita su AppleTv+ - ha per l’occasione rilasciato dichiarazioni preoccupanti, parlando di ritiro: proseguire la serie tv - che è appena stata riconfermata per altre due stagioni da Apple - sarebbe il suo ultimo impegno. Per un attore di soli 64 anni che ha mostrato negli ultimi tempi di saper esplorare con successo nuovi registri e nuovi format (non aveva per esempio mai recitato sin qui in una serie tv) sarebbe una mossa a sorpresa che lascerebbe in molti un grande rimpianto.
Filmografia essenziale di Gary Oldman
Sid e Nancy - Sex, drugs & punk
Drammatico - Gran Bretagna 1986 - durata 89’
Titolo originale: Sid and Nancy
Regia: Alex Cox
Con Gary Oldman, Chloe Webb, David Hayman, Debby Bishop
in streaming: su Raro Video Amazon Channel Plex MUBI Amazon Channel MUBI
Rosencrantz e Guildenstern sono morti
Grottesco - Gran Bretagna/USA 1990 - durata 117’
Titolo originale: Rosencrantz and Guildenstern Are Dead
Regia: Tom Stoppard
Con Tim Roth, Gary Oldman, Richard Dreyfuss
JFK - Un caso ancora aperto
Drammatico - USA 1991 - durata 200’
Titolo originale: JFK
Regia: Oliver Stone
Con Kevin Costner, Donald Sutherland, Sissy Spacek, Jack Lemmon, Michael Rooker, Gary Oldman
in streaming: su Disney Plus Apple TV Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video Timvision
Dracula di Bram Stoker
Horror - USA 1992 - durata 130’
Titolo originale: Bram Stoker's Dracula
Regia: Francis Ford Coppola
Con Gary Oldman, Winona Ryder, Anthony Hopkins, Keanu Reeves, Sadie Frost, Richard E. Grant
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video Netflix Netflix basic with Ads Microsoft Store
Léon
Gangster - Francia/USA 1994 - durata 110’
Titolo originale: Léon
Regia: Luc Besson
Con Jean Reno, Gary Oldman, Natalie Portman, Danny Aiello
in streaming: su Google Play Movies
Niente per bocca
Drammatico - Gran Bretagna 1997 - durata 110’
Titolo originale: Nil by Mouth
Regia: Gary Oldman
Con Ray Winstone, Kathy Burke, Charlie Creed-Miles, Edna Dore
La Talpa
Spionaggio - Gran Bretagna/Francia 2011 - durata 127’
Titolo originale: Tinker, Tailor, Soldier, Spy
Regia: Tomas Alfredson
Con Gary Oldman, Tom Hardy, Colin Firth, Mark Strong, Ciarán Hinds, John Hurt
Al cinema: Uscita in Italia il 13/01/2012
in streaming: su Infinity Selection Amazon Channel Apple TV Amazon Video Infinity+
L'ora più buia
Drammatico - Regno Unito 2017 - durata 114’
Titolo originale: Darkest Hour
Regia: Joe Wright
Con Gary Oldman, Kristin Scott Thomas, Lily James, Ben Mendelsohn, Stephen Dillane, Ronald Pickup
Al cinema: Uscita in Italia il 18/01/2018
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video Netflix Netflix basic with Ads
Mank
Drammatico - USA 2020 - durata 131’
Titolo originale: Mank
Regia: David Fincher
Con Gary Oldman, Amanda Seyfried, Lily Collins, Tuppence Middleton, Tom Burke, Tom Pelphrey
Al cinema: Uscita in Italia il 30/11/-0001
in streaming: su Netflix Netflix basic with Ads
Slow Horses
Drammatico - Gran Bretagna 2022 - durata 44’
Titolo originale: Slow Horses
Con Lasco Atkins, Tom Wozniczka, Daniel Charles Doherty, Hugo Weaving, Guy Robbins, Sope Dirisu
in streaming: su Apple TV Plus
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta