La macchina pubblicitaria della vecchia Hollywood, così efficiente nel creare le nuove divinità da adorare, metteva all’opera numerosi addetti stampa che inventavano e facevano circolare storie fantasiose, ascendenze aristocratiche, virtù da sacre scritture. Le riviste popolari come “Photoplay” volentieri rilanciavano le veline che arrivavano dagli studios quotidianamente. Così una ragazzotta di Cincinnati, figlia di un sarto ebreo di origine polacca, diventava Theda Bara, la prima vampira del cinema muto.
La parte più interessante di queste biografie romanzate era la cancellazione dall’albero genealogico delle star di ogni traccia di povertà, diversità fisica, morale e religiosa o di appartenenza a qualsiasi etnia diversa da quella bianca. Gli ebrei Jacob Krantz, Emanuel Goldenberg e Marion Levy diventarono rispettivamente Ricardo Cortez, Edward G. Robinson e Paulette Goddard. L’eurasiatica Estelle O’Brien nascose le sue origini srilankesi e divenne famosa come Merle Oberon. I nativi d’America si contavano sulle dita di una mano e in tre diventarono dei divi di prima grandezza: Will Rogers, Burt Reynolds e Ann Sheridan.
GLI INIZI IN PARAMOUNT
Nata in Texas nel 1915, sangue misto scozzese, irlandese e cherokee, Ann Sheridan arrivò diciottenne a Hollywood nel modo allora più convenzionale, il classico concorso di bellezza. Gli inizi non furono granché. Scritturata dalla Paramount, per qualche anno fece solo scene da figurante: la sua filmografia annovera soltanto pochi titoli nei quali è riconoscibile. Durante questo periodo venne a contatto con i grandi di allora e imparò più di una lezione, ma la sua carriera era ferma al punto di partenza.
ANN SHERIDAN ALLA WARNER
Nel 1937 passò alla Warner, dove girò una dozzina di film minori per poi finalmente ottenere due parti, piccole ma ottime, in produzioni di prestigio: Angeli con la faccia sporca (1938), in cui si misurò brillantemente con James Cagney, e Avventurieri (1939) con Errol Flynn, che si spese per averla al suo fianco. Il grande mogul Jack Warner capì di avere un diamante grezzo su cui era il caso di lavorare. Fu architettata una massiccia campagna pubblicitaria e la nostra Ann diventò la “Oomph girl” di Hollywood. A oggi non è chiaro se il termine “oomph” sia stato inventato o meno con Ann Sheridan (lei lo attribuiva a un corsivo dell’umorista Walter Winchell), fatto sta che è entrato nel gergo americano ed è tuttora in uso per indicare quel certo non so che che rende qualcuno affascinante.
LA OOMPH GIRL
L’attrice detestava il nomignolo e in più di un’occasione disse che sembrava il suono emesso da un ciccione mentre si allaccia le scarpe. In un’intervista rilasciata nel 1966 si sfogava così: «Io non sono una star. Io voglio essere un’attrice. L’unica cosa che ho sempre voluto, essere una brava attrice. Ma ancora oggi la gente mi chiede di questa idiozia dell’oomph. È orribile».
La pubblicità in ogni caso funzionò molto bene e nel 1940 Ann Sheridan diventò la seconda diva della Warner (dopo Bette Davis) e girò degli ottimi film di serie A: Strada maestra, Zona torrida, La città del peccato, Il signore resta a pranzo in un’esilarante parte comica. Oggi è possibile capire la misura del suo successo dal primo rullo dei film: il nome dell’attrice viene prima del titolo, subito dopo quello di James Cagney o di Bette Davis, ma prima di quello di Humphrey Bogart o di Ida Lupino.
ESPLOSIVA NON FATALE
Il pubblico rispondeva con entusiasmo a questa ragazza bella e soprattutto simpatica, rapida nel rispondere, spiritosa e tagliente, sexy ma non irraggiungibile, capace di entrare nei personaggi con una carica esplosiva senza mai essere fatale. Ann Sheridan sapeva e poteva essere la ragazza della porta accanto, quella che può arrivare dove vuole e sa realizzare il vecchio adagio «la felicità è dietro l’angolo». Pronta a farsi strada per il suo posto al sole senza calpestare gli altri né montarsi la testa, portava sullo schermo un “americanismo” senza pretese, la migliore delle qualità dei suoi connazionali.
Nel 1942 su consiglio dell’amico Bogart prese parte al cast di Delitti senza castigo, film corale in cui le parti femminili erano relativamente minori: una mossa azzeccata che le portò grande plauso critico oltre al consenso del pubblico. Fu del 1943 La bandiera sventola ancora al fianco dell’amico Errol Flynn, di nuovo un film corale al grande successo del quale contribuì il buon carattere dell’attrice: sui set amava scherzare e ridere, andava d’accordo con i colleghi come con le colleghe, era disponibile con le troupe e amichevole con la stampa, darsi poche arie era una delle lezioni imparate alla Paramount a contatto con Carole Lombard e Gary Cooper. Ma allegria, buonumore e gentilezza erano armi a doppio taglio, e infatti i capi della Warner assegnarono all’attrice un numero ridicolo di copioni mediocri per capitalizzarne il successo: guai a tenere un attore fermo in attesa di un buon film.
Se credete che abbia fatto dei brutti film, non immaginate neanche quanto erano brutti quelli che ho rifiutato
Dopo una serie di titoli inutili, Ann Sheridan si mise in sciopero: «La prima volta che rifiutai un copione fui sospesa per otto mesi. L’ultima sospensione ne durò 18: se credete che abbia fatto dei brutti film, non immaginate neanche quanto erano brutti quelli che ho rifiutato». Fu così che arrivarono gli ottimi Smarrimento, Le donne erano sole, Sul fiume d’argento, film solidi, diretti da buoni registi come Vincent Sherman e Raoul Walsh.
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DOPO LA WARNER, LA TV
Finalmente libera dal contratto con la Warner, l’attrice si trovò a lavorare con due maestri: Leo McCarey per Il buon samaritano e Howard Hawks per il capolavoro screwball Ero uno sposo di guerra. In entrambi i film è evidente quanto la commedia sia l’elemento naturale di Ann Sheridan. Hawks infatti dichiarò: «Quando giri una commedia con Cary Grant, bisogna prendere un’attrice che sia alla sua altezza. E Ann era eccellente».
Purtroppo con gli anni ‘50 la popolarità di Sheridan calò e la qualità dei suoi film scese di livello. Fecero eccezione un piccolo grande noir, Il mistero del marito scomparso (1950), che l’attrice coprodusse, e l’intenso L’amore più grande del mondo (1956), prodotto e interpretato da Steve Cochran per la Republic. Come molti suoi colleghi, Ann Sheridan ripiegò sulla televisione mantenendo uno standard degno di rispetto.
Morì nel 1967 a 51 anni. Prima della sua morte prematura, registrò due interviste preziose raccolte nei volumi People Will Talk di John Kobal e Killer Tomatoes di Ray Hagen e Laura Wagner, che testimoniano oggi il suo sense of humour e la sua intelligenza: «Ricordatevi che sono texana e noi texani siamo fieri. Non ci arrendiamo senza combattere. E inoltre ho sangue indiano. Sono una cherokee».
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XX secolo. L’invenzione più bella
è una rassegna di 150 film promossa da CSC – Cineteca Nazionale con il sostegno del Ministero della Cultura e in collaborazione con Circuito Cinema e si svolge a Roma, dal 6 dicembre 2021 al 29 giugno 2022
Qui il programma completo.
FILMOGRAFIA ECLETTICA
Strada maestra
Drammatico - USA 1940 - durata 95’
Titolo originale: They Drive By Night
Regia: Raoul Walsh
Con Humphrey Bogart, Ida Lupino, George Raft, Gale Page
Zona torrida
Avventura - USA 1940 - durata 88’
Titolo originale: Torrid Zone
Regia: William Keighley
Con James Cagney, Ann Sheridan, Pat O'Brien, Andy Devine
Delitti senza castigo
Drammatico - USA 1942 - durata 127’
Titolo originale: Kings Row
Regia: Sam Wood
Con Ann Sheridan, Robert Cummings, Ronald Reagan, Ernest Cossart
Il signore resta a pranzo
Comico - USA 1942 - durata 112’
Titolo originale: The Man Who Came to Dinner
Regia: William Keighley
Con Bette Davis, Monty Wolley, Jimmy Durante
La bandiera sventola ancora
Guerra - USA 1943 - durata 115’
Titolo originale: Edge of Darkness
Regia: Lewis Milestone
Con Errol Flynn, Ann Sheridan, Walter Huston, Nancy Coleman, Helmut Dantine, Judith Anderson
Smarrimento
Drammatico - USA 1946 - durata 117’
Titolo originale: Nora Prentiss
Regia: Vincent Sherman
Con Ann Sheridan, Kent Smith, Bruce Bennett, Robert Alda
Il buon samaritano
Commedia - USA 1948 - durata 114’
Titolo originale: Good Sam
Regia: Leo McCarey
Con Gary Cooper, Ann Sheridan, Ray Collins, Edmund Lowe, Joan Lorring, Clinton Sundberg
Ero uno sposo di guerra
Commedia - USA 1949 - durata 105’
Titolo originale: I Was a Male War Bride
Regia: Howard Hawks
Con Cary Grant, Ann Sheridan, Marion Marshall, Randy Stuart, Bill Neff
Il mistero del marito scomparso
Noir - USA 1950 - durata 77’
Titolo originale: Woman on the Run
Regia: Norman Foster
Con Ann Sheridan, Dennis O'Keefe, Robert Keith, John Qualen, Frank Jenks, Ross Elliott
L'amore più grande del mondo
Drammatico - USA 1956 - durata 92’
Titolo originale: Come Next Spring
Regia: R. G. Springsteen
Con Ann Sheridan, Steve Cochran, Walter Brennan, Edgar Buchanan, Sherry Jackson